SCADUTO: “CASO DEPURATORE DOVUTO ALLA SCELTA DI CONSEGNARE IMPIANTO IN ANTICIPO”

Per i Popolari per Sciacca i danni per la città derivanti dal malfunzionamento del depuratore derivano dalla “scelta sciagurata della consegna anticipata del depuratore a Girgenti acque, e soprattutto da una consegna del depuratore al Gestore senza il previo collaudo definitivo dell’impianto”. Come al solito, va giù duro il presidente dell’associazione, Stefano Scaduto, nei confronti dell’amministrazione comunale in merito alla vicenda torrente Foce di mezzo e depuratore. Scaduto sottolinea che il giusto iter prevedeva che la ditta Conscop doveva gestire tecnicamente il depuratore fino al 24 agosto 2014, al termine di tale gestione tecnico triennale, che avrebbe dovuto concludersi poco meno di un mese fa, doveva esservi il collaudo definitivo dell’impianto e va detto che in tale periodo fino al 24 agosto 2014 i canoni di depurazione dovevano essere incassati per intero dal Comune di Sciacca.

“Invece, come è noto – dice Scaduto – le cose per volontà dell’amministrazione Di Paola sono andate come segue: inopinatamente, pur di fronte ad una città che non ne poteva più di Girgenti acque e che si era espressa con il referendum ed in vari altri modi per lo scioglimento dei rapporti con Girgenti acque, il Sindaco ha consegnato il depuratore a Girgenti acque più di un anno prima della scadenza del contratto con la Conscoop, affidando alla Girgenti acque la gestione di un depuratore per il quale non era stato effettuato il collaudo finale, con l’ulteriore corollario che Girgenti acque ha potuto cosi incassare quei canoni di depurazione che dal 25/03/2013 fino al 24 agosto 2014, e cioè fino al termine della gestione tecnica triennale spettavano di diritto al Comune di Sciacca. Peraltro, al momento della consegna anticipata, come da relativo verbale del 25/03/2013 l’amministrazione comunale ben sapeva già allora che il depuratore aveva dei problemi tanto che in quel verbale si legge: “ che attualmente la condotta di mandata dell’impianto di sollevamento di Cansalamone, nel tratto di attraversamento dell’omonimo torrente è by-passata con una linea provvisoria per le accertate perdite nel tratto in oggetto; che ancora non sono stati eseguiti gli interventi necessari per l’eliminazione delle perdite idriche riscontrate nella condotta premente del Torrente Cansalamone; che non sono stati ancora eliminati i difetti riscontrati in corrispondenza della recinzione lato valle dell’impianto di depurazione”.

L’associazione chiede al Sindaco : come mai di fronte alle criticità nel funzionamento dell’impianto di depurazione, che emergono dallo stesso verbale di consegna anticipata dell’impianto a Girgenti acque, non ha avuto la prudenza di aspettare il termine della gestione tecnica triennale da parte della ditta costruttrice dell’impianto, che era parte integrante del collaudo, come mai prima di tale consegna non ha atteso il collaudo definitivo dell’impianto, come mai prima di affidare il depuratore a Girgenti acque il Comune di Sciacca non ha atteso il rilascio di un’autorizzazione allo scarico dell’impianto di depurazione nel Vallone Foce di Mezzo, che fosse definitiva, anziché solo provvisoria, il che fa ritenere che già allora per quanto riguarda tale scarico si erano verificate quelle criticità, che si sono manifestate quest’estate?

 “Il Sindaco che è un avvocato – conclude – è in grado di capire se le inadempienze di Girgenti sono reali, e quindi eviti di far perdere soldi alle casse comunali chiedendo il parere ad un avvocato; all’ufficio legale del Comune il Sindaco-avvocato si rivolga avendo in mente chiaro cosa egli vuol fare nell’interesse della città e l’unica cosa da fare è proporre un’azione di risoluzione della convenzione. Ci auguriamo che il Sindaco chieda scusa”.

 

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