“SCACCO MATTO” ORDINARIO, LA CASSAZIONE RIFORMA , MA CONFERMA ANCHE, LE SENTENZE D’APPELLO

Per Giovanni Derelitto , Mario, Davilla Giuseppe Falsone, Pasquale Ciaccio e Giuseppe La Rocca le condanne diventano definitive.

La Sesta Sezione Penale della Cassazione, Presidente Di Virginio, Relatore Fidelbo, ha in parte cassato ed in parte confermato la sentenza d’appello emessa dalla VI Sezione della Corte d’Appello di Palermo, con il rito ordinario.

Queste in particolare le decisioni assunte dalla Corte di Cassazione:

-Annulla nei confronti di Perricone Giuseppe Antonio (Avv. Giovanni Vaccaro e Giovanni Rizzuti), Cascio Vitino (Avv. Vaccaro) e Fontana Francesco (Avv. Rizzuti), limitatamente alla pena, la sentenza impugnata;
-Annulla la stessa sentenza nei confronti di Clemente Giuseppe (Avv. Vaccaro), limitatamente all’aggravante di cui all’art. 629, comma 2, C.P.;
– Rinvia per nuovo giudizio per i sopra citati punti  ad altra Sezione della Corte di Appello di Palermo.

– Rigetta i ricorsi di Derelitto Giovanni (Avv. Roberto Tricoli), Davilla Mario (Avv. Caramello e Forte), e Falsone Giuseppe (Avv. Castronovo);
– Dichiara inammissibili i ricorsi di Ciaccio Pasquale (Avv. Reina e Di Giovanna) e La Rocca Giuseppe (Avv. Imbornone e Barbera).
– Dispone la separazione degli atti relativi a Campo Giovanni (Avv. Rizzuti), Campo Filippo (Avv. De Lisi e Minotti), Bucceri Vito (Av. Farina e Furfaro) e Cascio Rosario (Avv. Vaccaro), e la formazione di autonomo fascicolo processuale;
– Dispone il rinvio a nuovo ruolo per il giudizio nei confronti dei predetti ricorrenti, onde consentire la difesa anche in ordine all’ipotesi della riqualificazione giuridica del reato associativo in quella di concorso “esterno” nel medesimo.

Dunque, per Giovanni Derelitto , Mario, Davilla  Giuseppe Falsone,  Pasquale Ciaccio  e Giuseppe La Rocca le condanne diventano definitive.

La Corte di Appello aveva emesso, in precedenza,  le seguenti sentenze:

Vito Bucceri, Castelvetrano, di 39 anni, difeso dall’avvocato Farfaro, 12 anni di carcere precedente sentenza

Vitino Cascio, Santa Margherita Belice di 69 anni, difeso dall’avvocato Vaccaro, 12 anni e 6 mesi precedente sentenza;

Rosario Cascio, difeso dall’avvocato Vaccaro, 12 anni in continuazione con una pena precedente precedente sentenza;

Giovanni Campo, Menfi, di 49 anni, difeso dall’avvocato Rizzuti, 13 anni e 4 mesi precedente sentenza;

Pasquale Ciacci, Santa Margherita Belice, di 45 anni, difeso dall’avvocato Reina, 12 anni e 8 mesi precedente sentenza;

Giuseppe Falsone, Campobello di Licata, di 41 anni, difeso dall’avvocato Castronovo, 10 anni e 6 mesi precedente sentenza;

Francesco Fontana, Palermo, di anni 74, difeso dall’avvocato Rizzuti, 12 anni e 6 mesi precedente sentenza;

Giuseppe La Rocca, Caracas, di anni 57, difeso dall’avvocato Imbornone, 12 anni e 8 mesi precedente sentenza;

Giovanni Derelitto, Burgio di anni 61, difeso dall’avvocato Tricoli, 18 anni precedente sentenza;

Mario Davilla, Burgio di anni 46 difeso dall’avvocato Caramello, 11 anni precedente sentenza);

Antonio Giuseppe Perricone, Burgio di anni 57, difeso dall’avvocato Vaccaro, 4 anni per detenzione di armi precedente sentenza.

Erano già diventate definitive le assoluzioni per Giuseppe Monreale (Sciacca, di 42 anni) e per Giuseppe Clemente (Sciacca, di anni 41). Assoluzione dall’accusa di mafia per Michele Di Leo (Sciacca, di 47 anni), che è stato condannato a 1 anno per l’incendio dell’auto all’imprenditore Bono di Sciacca. Assoluzioni definitive anche per Biagio Smeraglia (Ribera, di 48 anni), Nicolò Di Martino (Ribera, 75 anni), Antonino Maggio (Sambuca di Sicilia, 49 anni) e Domenico Sandullo (Sciacca, 56 anni).

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