SCACCO MATTO: GIUDICI “RECLUSI” AL GRAND HOTEL DELLE TERME

Sono in camera di consiglio da venerdì sera e ne avranno ancora per diversi giorni. Usciranno con il verdetto

Il Grand Hotel delle Terme, doveva riaprire i battenti, seppure per un solo giorno, per San Valentino. Poi per carnevale. Dal primo di aprile, invece, apertura per la stagione. Nei giorni di chiusura stagionale, gli addetti avrebbero dovuto dedicarsi alla manutenzione, a rimettere su tutto quanto necessita per affrontare la nuova stagione. Ma, nonostante i cancelli siano rigorosamente chiusi, il Grand Hotel delle Terme ospita presenze di rilievo. E’ il collegio giudicante del tribunale di Sciacca che è entrato in camera di consiglio per decidere il verdetto del processo antimafia “Scacco Matto”. I tre magistrati giudicanti si sono portati appresso il malloppo di carte, il maestoso fascicolo dibattimentale. Carte, verbali, registrazioni, codici, oltre allo spazzolino per denti e tutto quanto necessita per trascorre intere giornate alla lettura del copioso carteggio. Certo, il luogo inviterebbe ad una tipologia letteraria diversa, a trascorrere le giornate tra massaggi, bagni, stufe salutari. Ma di tutto questo nulla. I tre giudici non hanno tempo da dedicare diversamente dalla lettura delle prove prodotte dai magistrati della procura antimafia di Palermo e dalle prove prodotte dal nutrito collegio di difesa. Del resto, gli imputati sono 20, e più di questa cifra sono i legali. Costeggiare il romantico viale delle Terme, che domina l’azzurro e il turchese del Mediterraneo, che si incrociano suscitando suggestioni ed emozioni, in questi giorni vuol dire anche notare come il Grand Hotel delle Terme si “blindato” e presieduto dalle forze dell’ordine. Tutti i cancelli sono chiusi è la zona è off limits. I giudici non possono uscire, né telefonare, né ricevere visite. Insomma, paradossalmente, sono loro in questi giorni ad essere “reclusi”. E “l’ora d’aria” non manca, anche in considerazione che la vista offre suggestioni sia verso sud con la visione di uno straordinario scorcio di Mediterraneo, sia verso nord con la visione del Parco delle terme, da cui spiccano verso l’alto alberi ad alto fusto. Nonostante l’albergo sia chiuso, agli illustri ospiti è assicurato, ovviamente ogni assistenza, prima fra tutte quelle del vitto. Sul punto, elaborare un menù non deve essere stato difficile, considerato che i tre giudici mantengono una linea che non lascia adito a pensieri di abbandoni a caloriche pietanze. Quello che sta trascorrendo è ilo primo fine settimana. Si pensa che possano uscire dalla camera di consiglio non prima della prossima metà settimana. Poi, da via Agatocle di corsa in via Allende, dove in “nome del popolo italiano” leggeranno la sentenza. Si concluderà, così, il processo antimafia celebrato a Sciacca seguendo una tabella di marcia davvero record. Un anno e mezzo dal suo inizio.

Filippo Cardinale

Archivio Notizie Corriere di Sciacca

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