SCACCO MATTO, APPELLO: IL NEO PENTITO PARLA DEI DERELITTO E DEI CAPIZZI
E’ stato ascoltato il neo collaboratore di giustizia agrigentino Francesco Cacciatore, nell’ambito del processo d’appello Scacco Matto che si era celebrato con il rito abbreviato. Oggi pomeriggio, Cacciatore è stato sottoposto ad audizione attraverso sistema di videosorveglianza. Ha riferito su Pietro e Giovanni derelitto, e su Paolo Capizzi classe 1940, e Poalo Capizzi, classe 1968. Sono fatti di estorsione, riferiti anche alla realizzazione della conduttura Favara di Burgio, che il collaboratore di giustizia, però, avrebbe colto non direttamente, ma dalla conversazione avuta in carcere con un detenuto saccense, Giacomo Lombardo. Gli avvocati difensori Mormino, Castellana, Conti e D’Azzò, hanno contestato al collaboratore alcune discrepanze rispetto ai verbali, entrati nel fascicolo dibattimentale. Hanno chiesto l’audizione del Lombardo.
La corte d’appello ha disposto l’audizione di Lombardo per lunedì prossimo, 17 ottobre. La tabella di marcia si prolunga fino al 29, quando dovrebbe essere pronunciata la sentenza.
In primo grado, col rito abbreviato, il Gup Giangaspare Camerini ha inflitto 13 condanne per complessivi 123 anni di reclusione, 8 sono state le assoluzioni. Gli imputati che hanno scelto il giudizio con il rito abbreviato erano in 22 e sono di Sciacca, Ribera, Lucca Sicula, Burgio, Menfi, Montevao e Castelvetrano. Ad essere condannati in primo grado sono stati (tra parentesi la richiesta dei pm Rita Fulantelli e Emanuele Ravaglioli): Gino Guzzo, 21 anni e 2 mesi (20), Paolo Capizzi cl. 1940, 13 anni e 8 mesi (14), Francesco Capizzi, 12 anni (20), Accursio Dimino e Salvatore Imbornone, 11 anni e 4 mesi (16), Antonino Pumilia e Gulotta Antonio, 10 (16), Raffaele Sala, 9 anni 8 mesi (18), Calogero Rizzuto, 4 anni e 8 mesi (4), Montalbano Antonino, 1 anno e 7 mesi (12). Sono stati assolti: Giuseppe Barreca (12), Michele Barreca (14), Giuseppe Capizzi cl. 1966, (10), Paolo Capizzi cl. 1968, (16), Giacomo Corso, (14), Pietro Derelitto, (12), Michele Giambrone, (30 mesi), Giuseppe Orlando, (12), Leonardo Taormina, (30 mesi). Fra i 22 imputati c’era anche Gaspare Schirò, di Contessa Entellina, ma residente a Menfi, che è deceduto nell’ottobre del 2009.