Sbarchi migranti, è assalto a Lampedusa. Martello: “Bisogna svuotare immediatamente l’hotspot”

Il sindaco eletto di Lampedusa e Linosa Salvatore Martello, detto Totò, a Lampedusa, 12 giugno 2017. ANSA/Elio Desiderio

LAMPEDUSA. Sono ripresi a pieno ritmo gli sbarchi su Lampedusa. Fra la notte scorsa e l’alba si sono registrati sette sbarchi autonomi direttamente sulla terraferma e il soccorso di un barchino nelle acque antistanti all’isola. Con gli otto sbarchi, l’ultimo con 52 migranti è in corso, sono giunte 250 persone circa. Nell’hotspot di contrada Imbriacola ci sono ora 950 persone.

“Bisogna svuotare immediatamente l’hotspot di Lampedusa dove per ora sono ospitate circa 950 persone”, ha detto il sindaco delle Pelagie Toto’ Martello secondo cui “non possiamo aspettare la nave domani perchè non sappiamo cosà accadrà per tutta la giornata e di notte. Non si possono tenere 1.000 persone dove possono esserne ospitate 95”. “Non capisco – aggiunge – perchè il presidente del Consiglio non dichiari lo stato di emergenza considerato che in due settimane abbiamo avuto 250 sbarchi. Cinquemila persone in 28 giorni numero superiore al 2011: in quel caso il governo dichiarò lo stato di emergenza”. Proprio per questa emergenza il sindaco ha chiuso il centro. ‘Chi arriva starà sul molo’ ha precisato. “Lampedusa sta di nuovo scoppiando. Al nostro grido d’allarme si aggiunge oggi quello del sindaco. Mi spiace che in una lunga intervista al Corriere il ministro non abbia neppure pronunciato la parola Lampedusa. Eppure è luogo-simbolo in Europa e nel mondo. Quanto ancora si deve attendere per la proclamazione dello “stato di emergenza” su quell’Isola da parte del governo centrale, richiesto da oltre un mese dal Comune e dalla Regione?”. Lo dice il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci.

La Prefettura di Agrigento è al lavoro per pianificare nuovi trasferimenti dall’hotspot di Lampedusa, secondo quanto si apprende. Oggi non c’è il traghetto della mattina: per il Sansovino è il giorno di riposo. Da Porto Empedocle è partita, alla volta delle Pelagie, la Cossydra, che tornerà indietro soltanto in serata ed è scontato che un gruppo di migranti venga imbarcato sul traghetto di linea della sera. Si stanno cercando però posti disponibili, dove i migranti potranno effettuare la sorveglianza sanitaria, nelle varie strutture d’accoglienza della penisola. Al momento, non sono previsti trasferimenti con pattugliatori o motovedette.

Rimpatri dei tunisini anche con le navi e controlli intensificati per gli stranieri che giungono in Italia. La ministra dell’Interno Luciana Lamorgese parla in un’intervista con il Corriere della Sera dei “passi obbligati” per gestire l’impatto, anche rispetto al rischio contagi, di un flusso straordinario di sbarchi autonomi di migranti economici. “Garantiremo la tutela della salute pubblica delle nostre comunità locali, ma i migranti economici sappiano che non c’è alcuna possibilità di regolarizzazione per chi è giunto in Italia dopo l’8 marzo 2020” spiega. Il governo “non può permettersi di abbassare la guardia perché i dati epidemiologici, non solo quelli relativi agli stranieri, ci dicono che dovremo usare molta cautela nei prossimi mesi”. Tutti i migranti che sbarcano sulle nostre coste “sono sottoposti al test sierologico e poi al tampone. La quarantena è obbligatoria per tutti, ma prima di trovare posti dedicati il Viminale deve affrontare mille ‘no’ che arrivano da comuni e Regioni”.

Si alza dunque il livello della polemica politica. L’Italia sollecita un intervento europeo per risolvere l’emergenza migratoria. “Anche l’Europa deve rispondere concretamente. Non c’è tempo da perdere”, ha scritto il ministro Luigi Di Maio su Fb, riferendo che il governo sta lavorando per fronteggiare il fenomeno. E allo stesso tempo, sottolineando che è necessario “riattivare la redistribuzione dei migranti in tutta Europa”. Servono serietà e massimo impegno. Il governo è compatto e sta lavorando per fronteggiare il fenomeno migratorio. Con il ministero dell’Interno stiamo analizzando ogni dettaglio. Abbiamo le idee chiare, non servono slogan o urla, ma bisogna agire con determinazione”prosegue Luigi Di Maio su Fb, spiegando che l’esecutivo sta “già lavorando a un piano specifico che prevede: fermare le partenze dal Paese d’origine; nuovo accordo di cooperazione migratoria: sequestrare e mettere fuori uso i gommoni; rimpatri più veloci, anche via nave e non solo in aereo; riattivare la redistribuzione dei migranti in tutta Europa; Fermare i fondi per la cooperazione se non c’è collaborazione con l’Italia”. Il titolare della Farnesina ha sottolineato che “ci sono delle regole in Italia che vanno rispettate”.

“Mentre sbarcano altri 250 immigrati a Lampedusa, il governo annuncia modifiche ai Decreti sicurezza per premiare le Ong, aiuta la Francia a sigillare i confini per tenere i clandestini in Italia e il Pd rilancia la cittadinanza facile. Governo incapace e pericoloso. La giustizia la faranno gli italiani con il voto”. Lo dice in una nota il leader della Lega Matteo Salvini. “Altri 250 ‘turisti’ – scrive sempre Salvini su Facebook – sbarcati a Lampedusa. Grazie Conte, grazie a un governo complice di trafficanti e criminali, grazie a Pd e 5 Stelle che, di fronte a questo disastro, bomba sociale e bomba sanitaria, mandano me a processo per aver difeso i confini. #governoclandestino”. (ANSA)