“Santa Trivella di Grattavoli aiutaci tu”

Turni stravolti, a Sciacca quartieri senz’acqua da 13 giorni. I lavori di realizzazione di un nuovo pozzo e di recupero di uno vecchio al momento unico aiuto concreto per l’intera provincia, insieme alla nave cisterna di Licata, per aiutare un territorio sempre più assetato

SCIACCA. La trivella al lavoro al campo pozzi di Grattavoli ancora di salvezza di una provincia assetata. Tutti, da Agrigento a Sciacca, attendono che si concludano i lavori di trivellazione in contrada Grattavoli per avere inizialmente 50 litri e poi entro ferragosto altri 50, per un totale di 100 litri al secondo da immettere nella rete idrica integrata della provincia di Agrigento. A Grattavoli c’è un’antica fiuredda che raffigura la Madonna, venerata ogni anno da tante persone. Ora è il caso di pregare anche davanti alla… “Trivella di Grattavoli”.

A Licata è arrivata la nave cisterna della Marina Militare, ma l’acqua riversata nelle condotte licatesi (è uno dei Comuni che hanno sempre contestato la nascita di Aica e non hanno nemmeno versato quota societaria) basterà per alcuni giorni, mentre nel resto della provincia dopo il prosciugamento dell’invaso Fanaco ci si affida ai pozzi di Sciacca. Chi obietta del perchè l’acqua prelevata a Sciacca finisca in parte nell’area orientale della provincia di Agrigento non sa che c’è una legge che determina l’utilizzo della risorsa presente nel territorio dell’Ambito e la distribuzione in parti uguali a seconda delle necessità, senza alcun privilegio dall’origine della fonte.

Ci si incazza parecchio pensando che si sta facendo oggi una corsa contro il tempo quando queste attività di trivellazione (sono stati finanziati dal governo Meloni lavori per pozzi anche in altre zone della provincia) si poteva programmare molto prima. Ma c’è tempo per fare il processo alle massime autorità regionali ed a quelle che in provincia gestiscono il servizio idrico pubblico. Al momento si deve solo fare di tutto (e speriamo che a Grattavoli lavorino anche il sabato e la domenica) per non mettere in ginocchio una delle province con più fonti idriche della Sicilia ma incredibilmente anche la più assetata. Un po’ come il turismo: la provincia di Agrigento è una delle più ricche di storia, arte e cultura, potrebbe vivere solo grazie all’economia turistica, ma è la più povera d’Italia.

Ma torniamo a Sciacca, dove le autobotti private da alcuni giorni sfrecciano in tutti i quartieri. Non riescono a soddisfare tutte le richieste. Il grido di aiuto è ormai diffuso: non solo dal centro storico, ma anche in zone periferiche dove quasi tutte le case sono dotate di ampie cisterne. A San Marco l’acqua non arriva da 13 giorni, soffrono residenti tutto l’anno e vacanzieri. Situazione meno drammatica rispetto ad Agrigento, ma pur sempre grave.

Non ci resta che pregare davanti alla… trivella di Grattavoli.