SANITA’: IN PROVINCIA DI AGRIGENTO CANCELLATA LA POSTAZIONE FISSA DEL TRASPORTO DI EMERGENZA NEONATALE

La CGil di Agrogento denuncia la cancellazione, da parte della Regione. della postazione fissa del servizio di emergenza neonatale. 

Caterina Santamaria e Massimo Raso della segreteria provinciale hanno scritto una nota ai vertici della Regione Sicilia chiedendo di spiegare a quali principi, indicatori e criteri di tutela della maternità, di appropriatezza e di messa in sicurezza di tutto il percorso nascita si sono ispirati nel tagliare il servizio.

“E’ sfuggito il fatto che la provincia di Agrigento è la quarta per numero di abitanti, numero di Comuni, estensione territoriale e strutture sanitarie pubbliche e private di cui 5 dotate di unità operative di ginecologia ed ostetricia e con quasi 4.000 parti nel 2014? Ma lo si conosce il territorio? Da Sciacca o Bivona ad Enna più di 160 Km. e da Enna all’Unità di Terapia Intensiva Neonatale dell’Ospedale S. Giovanni di Dio di Agrigento altri 65 Km. Ed ancora, il tempo per la presa in carico, l’attivazione del servizio e quello del percorso da fare, anche nelle condizioni più favorevoli possibili, può mettere in pericolo la vita del nascituro. La provincia di Agrigento non può accettare questo ulteriore passo indietro, dentro un contesto complessivo già segnato da tante sofferenze, criticità e debolezze anche nell’”universo sanità” a partire dall’area dell’emergenza-urgenza. Questa Organizzazione chiede, pertanto, che venga modificato il Decreto, che siano rivisti gli ambiti territoriali ripristinando per Agrigento il servizio di trasporto di emergenza neonatale. Chiediamo, altresì, alla D.ssa Giammanco, Commissario Straordinario del Comune di Agrigento, Presidente pro-tempore della Conferenza Provinciale dei Sindaci, di convocare una seduta straordinaria, urgente ed aperta, per affrontare un tema così delicato che non può non toccare la sensibilità e la responsabilità di ognuno”.

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