SANITA’: ASSESSORE RUSSO A SCIACCA
Inaugurata per la seconda volta la foresteria, istituita da Luigi Marano e poi chiusa per diversi anni
Tantissima curiosità attorno alla visita saccense dell’assessore regionale alla sanità Massimo Russo. In un’ora inusuale che coincide con il massimo della calura estiva di questi giorni, Russo è arrivato nel nosocomio saccense, accolto non solo dal commissario Asp Salvatore Messina con la sua caratteristica giacca azzurra e dal direttore sanitario di presidio Gaetano Migliazzo, ma anche dalle autorità locali, sindaco Fabrizio Di Paola, presidente del consiglio comunale Calogero Bono ed ex presidente Filippo Bellanca (quest’ultimo componente del suo assessorato fino a poche settimane fa).
Russo è a Sciacca per inaugurare la foresteria, ma la sua visita è stata anche occasione per fare delle dichiarazioni di carattere politico, in virtù della recente investitura dell’attuale governatore della Regione Raffaele Lombardo, che lo vuole candidato alle prossime elezioni regionali.
La struttura che eroga servizi di accoglienza ai parenti dei pazienti con 18 posti letto, cucina, soggiorno e salotto, era stata inaugurata nel 2007 dall’ex direttore generale dell’allora Azienda ospedaliera saccense Luigi Marano. Poi venne chiusa nel gennaio del 2009. Da oggi è nuovamente funzionante.
Massimo Russo ha inaugurato anche la seconda sala di Emodinamica e la sala attigua al pronto soccorso dedicata ai codici bianchi, cioè quei casi che dovrebbero essere di competenza della guardia medica e del medico di base e che, invece, in numero consistente, distraggono l’impegno di infermieri e medici ai casi più tipici del pronto soccorso: quelli davvero di emergenza.
Massimo Russo, accompagnato dal commissario straordinario dell’Asp n. 1 di Agrigento, Salvatore Messina, ha difeso la manovra sanitaria. “Bisogna riconoscere, una volta tanto, che in Sicilia abbiamo riorganizzato la macchina sanitaria. Abbiamo ridotto sensibilmente la spesa sanitaria, abbiamo bandito concorsi per 2.800 posti tra medici, tecnici infermieri, che avranno la stabilità nel lavoro e non più il precariato. Una manovra imponente che comporta anche qualche ritardo e difficoltà”.
Poi è stato toccato il tasto nolente: quella della mancanza di un organico del personale non ancora sufficiente alle esigenze della struttura ospedaliera. Un tasto che ha generato uno scontro tra il sindacalista della Cgil, Buscemi, e il commissario straordinario dell’Asp. Russo ha precisato che “il sindacato fa la sua parte e io la mia. Abbiamo bandito 2.800 posti di lavoro a tempo indeterminato. 2000 sono già in servizio, ne rimangono altri 800. E’ chiaro che necessità pazienza, nella consapevolezza che siamo sulla giusta strada”. Il sindaco Fabrizio Di Paola ha invitato l’assessore Russo “a formalizzare un incontro con l’amministrazione al fine di esaminare più attentamente la questione sanitaria di Sciacca e giungere a quella intesa e collaborazione tanta auspicata”.