Sanità agrigentina, per Pace “gravi ritardi e inefficienze” e annuncia audizione di Capodieci in Commissione all’Ars

Per l’onorevole Carmelo Pace, capogruppo DC all’Ars e vice presidente della Commissione Sanità dell’Ars, nella sanità agrigentina sono inaccettabili le prestazioni a soggetti fragili con prenotazioni nel 2026

RIBERA- “Il sistema della Sanità in provincia di Agrigento – dichiara l’on. Pace – continua a produrre ritardi e inefficienze ai danni delle persone e della loro salute. Non è purtroppo tollerabile che una risonanza magnetica di controllo sia erogata con liste d’attesa di un anno e oltre, e si arrivi al 2026”. Il deputato di Ribera annuncia che nei prossimi giorni chiederà “un’audizione in Commissione al direttore generale dell’Asp di Agrigento per un piano di abbattimento delle liste d’attesa perché è dovere della politica, dei rappresentanti dei cittadini di ogni schieramento, approfondire con i manager della sanità, al fine di trovare una soluzione rapida e soddisfacente, un fenomeno sempre più serio e preoccupante che riguarda e coinvolge tutti”. Pace cita un caso di una cittadina con sclerosi multipla la quale ha potuto constatare, durante la prenotazione della prestazione sanitaria, tempi d’attesa non accettabili per le sue condizioni, aggravati da un quadro clinico delicato e complesso. Alla signora affetta da sclerosi multipla hanno proposto una prenotazione a gennaio 2026, in alternativa, a pagamento nel privato.

Per il parlamentare agrigentino “la salute è un diritto fondamentale dell’individuo, garantito dalla Costituzione, non ha colore politico né può dipendere dalla visibilità e dal peso specifico del politico di turno”. E osserva: “Sono venuto a conoscenza di questo caso, che ritengo doveroso portare all’attenzione delle istituzioni e dell’opinione pubblica, per decisione della diretta interessata che ha scelto di bussare alla mia segreteria e condividere la sua esperienza personale”. Per Pace, i tempi incomprensibilmente lunghi delle liste d’attesa, specie per chi è soggetto a controlli periodici, rappresentano un grande limite e costituiscono un serio fattore di rischio per la salute dei nostri cittadini. “Chissà quanti altri uomini e donne della nostra provincia, privi della possibilità, della forza o del coraggio di raccontarsi, vere e proprie vittime del sistema, si trovano in questa condizione di difficoltà, sconforto e rassegnazione”. Pace apre, di fatto, un fronte di guerra per contro “una sanità che, di fatto, condanna al calvario sanitario a alla rinuncia al diritto alle cure e alla salute coloro che non hanno la possibilità economica di accedere a prestazioni onerose”. Pace lancia segnali inequivocabili e seppure dice che “non è il momento, in questa fase di entrare nel merito di una gestione della sanità Agrigentina a dir poco allegra, sul perché il dottor Pucci dopo pochi mesi lascia l’incarico di Direttore Amministrativo o di alcune scelte strategiche quantomeno discutibili”, anticipa di voler far luce “su scelte adottate da chi ne ha la titolarità e la responsabilità, probabilmente non in malafede, ma a causa di inesperienza nel settore”. 

“Nei prossimi giorni – conclude l’on. Pace – chiederò un’audizione in Commissione al direttore generale dell’Asp di Agrigento per un piano di abbattimento delle liste d’attesa perché è dovere della politica, dei rappresentanti dei cittadini di ogni schieramento, approfondire con i manager della sanità, al fine di trovare una soluzione rapida e soddisfacente, un fenomeno sempre più serio e preoccupante che riguarda e coinvolge tutti”.