Il terzo tribunale virtuoso d’Italia non può essere soppresso per 5 caffè l’anno. Tanto è l’incidenza annuale per ogni abitante del distretto giudiziario di Sciacca. Il Governo prenda in considerazione la proposta del Consiglio Nazionale Forense

Editoriale di Filippo Cardinale

I conti del Governo non tornano, e la spending review, che colpisce anche il Tribunale di Sciacca, rischia di generare costi sociali che sono, indubbiamente, maggiori del risparmio ipotizzato con la soppressione della struttura giudiziaria saccense. I costi di gestione e manutenzione del Tribunale di Sciacca e della Procura della Repubblica ammontano a 473.870 euro l’anno. Trasferire il personale al Tribunale di Agrigento, compresi i magistrati, significa ampliare la struttura giudiziaria agrigentina con inevitabile aumento dei costi che vanifica l’obiettivo della spending review stessa.

La parola è ad effetto, su questo non ci sono dubbi, ma l’obiettivo, nella pratica, genera disfunzioni enormi su un tessuto sociale ed economico, come quello del territorio su cui gravita il distretto giudiziario saccense. Le riforme frettolose e “teoriche” del Governo Monti hanno già palesato esempi chiari. Basta fare riferimento alla drastica riforma pensionistica e al mostro che essa ha creato con i cosiddetti “esodati”, lavoratori “traditi” e mandati alla rovina dagli effetti non calcolati e previsti dagli illustri professori “tecnici”, amanti della “teoria”.

La battaglia si svolge sul campo. La battaglia si vince con i fatti e non con le strategie “teoriche”. La verità è che il territorio del distretto giudiziario di Sciacca, costituito da 15 Comuni, si contraddistingue per la mancanza di infrastrutture, per una viabilità da terzo mondo, per una presenza mafiosa storica, per una condizione economica-sociale che lo relega agli ultimi posti delle statistiche ufficiali. Siamo il sud del sud.

La popolazione del distretto giudiziario di Sciacca è di 108.606 abitanti. La spesa annua di gestione e manutenzione del Tribunale di Sciacca ammonta a 473.870 euro. L’incidenza è pari a 4,36 euro annui per abitante. Qualcosa come il costo di  5 caffè l’anno per abitante.

Salviamo il soldato “Tribunale”, così ho voluto titolare il mio editoriale, facendo riferimento al film di Steven Spielberg “salviamo il soldato Ryan”. E’ la storia della famiglia Ryan che ha 4 fratelli arruolati nell’esercito americano, impegnato nello sbarco in Normandia. Tre dei 4 fratelli muoiono sul campo. Il Capo di Stato Maggiore dell’esercito americano George C. Marshall si rende conto della tragedia che colpisce la famiglia Ryan e ordina ai suoi di salvare il soldato James Ryan, l’ultimo dei figli di quella famiglia ancora rimasto in vita.

Il Tribunale di Sciacca è l’ultimo baluardo rimasto sul territorio che ha subito, negli anni, menomazioni continue. Il Tribunale di Sciacca è l’ultimo baluardo rimasto a difesa di un territorio martoriato dalla criminalità organizzata, dalla disoccupazione, dall’arretratezza delle infrastrutture.

Salviamo il soldato “Tribunale” è la missione cui tutti noi del territorio dobbiamo fare nostra. La spending review non può essere attuata con le bende negli occhi. Non si può lasciare al buio un territorio, né disperdere la cultura della legalità che, grazie al lavoro di magistrati e forze dell’ordine, è stata intrapresa sul territorio.

Non si può consentire alla propria madre di perdere tutti i figli in guerra. Il Governo ne salvi uno, almeno, il soldato “Tribunale”, baluardo sul territorio della crescita e della salvaguardia della legalità.

Facciamo nostra la missione, sotto l’egida della proposta avanzata dal Consiglio Nazionale Forense. Proposta cpubblicata in altro articolo  del nostro giornale e che, oggettivamente, rappresenta una luce a fronte di un buio nel quale si vuole trascinare il nostro territorio.

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