Saldi invernali: ecco le regole che i consumatori devono rispettare
Obbligatorio indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto applicato e il prezzo finale. La possibilità di cambiare un capo acquistato dipende dalla discrezionalità del negoziante, salvo che il prodotto sia danneggiato o non conforme
Oggi si aprono ufficialmente i saldi invernali. Secondo le stime dell’Ufficio Studi Confcommercio, ogni persona spenderà in media 138 euro, mentre ogni famiglia arriverà a circa 307 euro, generando un giro d’affari complessivo di 4,9 miliardi di euro.
I negozi del territorio, preoccupati per la costante avanzata del commercio on line, si preparano anche a questa nuova fase, accompagnata dalla nota dolente che, rispetto agli anni passati, i saldi invernali potrebbero risultare meno attrattivi, poiché arrivano troppo a ridosso del Black Friday, che di fatto anticipa gli sconti di inizio anno.”
Federmoda di Confcommercio Agrigento ha voluto ricordare alcune regole fondamentali per i consumatori. La possibilità di cambiare un capo acquistato dipende dalla discrezionalità del negoziante, salvo che il prodotto sia danneggiato o non conforme, caso in cui il Codice del Consumo prevede la riparazione, sostituzione, riduzione del prezzo o la restituzione dell’importo pagato. Per gli acquisti online, invece, è garantito il diritto di recesso entro 14 giorni dalla ricezione del prodotto, salvo eccezioni per articoli personalizzati.
Non c’è obbligo per i negozi di permettere la prova dei capi, mentre è necessario accettare carte di credito e favorire i pagamenti cashless. I prodotti in saldo devono essere stagionali o di moda e suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo. Inoltre, è obbligatorio indicare chiaramente il prezzo iniziale, lo sconto e il prezzo finale, con il prezzo di partenza che corrisponde al più basso applicato nei 30 giorni precedenti l’inizio dei saldi.
Regole base dei saldi
- Cambi: la possibilità di cambiare un capo acquistato è a discrezione del negoziante, salvo che il prodotto sia danneggiato o non conforme (Art. 129 e ss. D.lgs. 206/2005 – Codice del Consumo). In tali casi, è previsto l’obbligo di riparazione, sostituzione, riduzione del prezzo o restituzione dell’importo pagato. Per gli acquisti online, il diritto di recesso si applica entro 14 giorni dalla ricezione del prodotto, salvo eccezioni per articoli personalizzati.
- Prova dei capi: non è obbligatoria, ma rimessa alla discrezione del negoziante.
- Pagamenti: i negozi sono tenuti ad accettare le carte di credito e a favorire i pagamenti cashless.
- Prodotti in vendita: i capi in saldo devono essere stagionali o di moda, suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un determinato periodo.
- Indicazione del prezzo: è obbligatorio indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto applicato e il prezzo finale. Inoltre, durante i saldi, il prezzo iniziale sarà quello più basso praticato nei 30 giorni precedenti (Art. 17 bis D.Lgs. 206/2005 – Codice del Consumo, introdotto dal D.Lgs. n. 26/2023).