SALDI IN SICILIA. I CONSIGLI DELLA FEDERCONSUMATORI
Una famiglia siciliana su due farà acquisti con i saldi invernali 2020, che nell’Isola – prima regione in Italia – prenderanno il via il 2 gennaio. Lo rende noto Federconsumatori, evidenziando che “tra SMS, telefonate ed email ai clienti, vendite a saldo e pre-saldi con sconti anche sino al 40%, la verità è che i saldi sono iniziati già da tempo. D’altronde la normativa regionale li ha praticamente liberalizzati: basta solo non pubblicizzarli prima dell’avvio ufficiale”. La proiezione di Federconsumatori Sicilia è che circa il 48% delle famiglie siciliane (cioè circa 961 mila) faccia acquisti a partire dal 2 gennaio e fino alla fine dei saldi.
La spesa media per famiglia sarà di circa 208 euro, con un conseguente giro di affari ipotizzato che sfiora i 200 milioni di euro. “Ma si tratta di numeri che potrebbero non trovare piena conferma nei fatti – spiega l’associazione -. Il problema, piuttosto, è che con il proliferare delle offerte e degli sconti è sempre più difficile isolare i commercianti che fanno i furbi”.
Federconsumatori ha predisposto dei suggerimenti per gli acquisti con i saldi.
1) Conservare sempre lo scontrino quale prova di acquisto. Sarà prezioso in caso di merce fallata o non “conforme”, in quanto obbliga il commerciante alla sostituzione o al rimborso di quanto pagato.
2) Per gli acquisti online è consigliabile acquistare presso siti conosciuti e prestare molta attenzione alle condizioni di vendita: condizioni di pagamento, modalità e costo di spedizione, modalità e costo del reso.
3) I saldi possono non interessare necessariamente tutta la merce del negozio. Quella a saldo, però, deve essere tenuta separata e ben individuabile rispetto a quella a prezzo pieno.
4) Attenzione alla presenza delle etichette: quella di origine permette di risalire al produttore, quella di contenuto garantisce la composizione del prodotto, quella di manutenzione informa sulle modalità di lavaggio per evitare rischi.
5) Occhio al cartellino del prezzo! Su ogni prodotto deve essere indicato, obbligatoriamente ed in modo chiaro e leggibile, il vecchio prezzo, quello nuovo e il valore in percentuale dello sconto.
6) Non esiste l’obbligo di far provare i capi. Il nostro consiglio è, comunque, quello di diffidare dall’acquisto di capi di abbigliamento che non si possono provare.
7) Da giugno 2014 i commercianti hanno l’obbligo di accettare il pagamento con carte di credito o bancomat tramite POS per cifre superiori a 30 euro.
8) Problemi o “bufale” devono essere subito denunciati ai vigili urbani, all’ufficio comunale per il commercio o rivolgendosi presso le sedi territoriali di Federconsumatori Sicilia.
Italpress