SACCENSE CONDANNATO PER TRUFFA: POP-CORN “SALATISSIMI”
Pop corn carissimi per il saccense Salvino Crapanzano, di 48 anni. Tanto cari da costargli una condanna di otto mesi, pena sospesa, ed al pagamento del risarcimento danni alla parte civile pari a 7 mila euro, oltre ad una multa di 300 euro. A questa somma si deve aggiungere la cifra di 1.700 euro per il pagamento delle spese relative alla costituzione in giudizio.
Così ha deciso il giudice monocratico del Tribunale di Sciacca, Grazia Scaturro, che ha condannato Crapanzano per truffa. La persona offesa è un imprenditore noto nella città termale, Sino Caracappa, titolare di una catena di sale cinematografiche. La vicenda è accaduta nella città termale dal novembre 2000 e fino al gennaio del 2007. Secondo la pubblica accusa, Crapanzano, in qualità di dipendente addetto al servizio bar del cine Campidoglio, avrebbe messo in atto una serie di raggiri e artifizi per truffare il suo datore di lavoro. Al centro della truffa ci sarebbero stati i poc-corn.
Crapanzano avrebbe ripetuto il “riciclo” di bicchieri di plastica usati. Il proprietario del cinema si è insospettito: bicchieri nuovi in abbondanza, poc-corn acquistati di continuo dal fornitore; ma fatturato scarso. Secondo la pubblica accusa, il Crapanzano avrebbe “riciclato” i bicchieri usati “indicendo in errore il gestore della sala cinematografica in relazione circa l’effettivo incasso realizzato dalla vendita dei pop-corn. Il profitto che l’addetto al bar avrebbe tratto con la truffa è stato calcolato in 20/30 euro a sera. Insomma, si sa, i pop-corn sono salati, ma questi al Crapanzano sono risultati, alla fine, salatissimi.