RUVOLO: “CONSENTIRE LA FRUIZIONE DELLA VILLA COMUNALE”
“Ritengo che l’Ordinanza sindacale n. 27 delo scorso 2 maggio in alcune parti eccessiva e probabilmente priva di adeguata e corretta motivazione”. A sostenerlo è l’avvocato Matteo Ruvolo che fa riferimento alla “chiusura della Villa Comunale, perché ritenuta “area in cui non è possibile assicurare il divieto di assembramento”.
Se è vero che l’ultimo DPCM, consente ai sindaci di poter chiudere ville e giardini, nel caso in cui non sia possibile rispettare le distanze di sicurezza o evitare assembramenti per Matteo Ruvolo “ciò però non significa attribuire agli stessi il potere di chiudere tali spazi pubblici a propria discrezione, ovvero con giustificazioni generiche”. Per la villa comunale, Ruvolo sostiene che “ci sia la possibilità per garantire il rispetto delle distanze di sicurezza e di evitare il rischio di assembramenti. Nella stessa Ordinanza sindacale, del resto, tale possibilità è stata ritenuta fattibile per il Centro sportivo “Corso-Parisi” di C.da Spataro, che – cosa certamente meritoria – è così stato aperto ed è fruibile al pubblico, con le giuste prescrizioni”.
Ruvolo sostiene per la villa comunale “se non un pieno utilizzo della stessa, da parte di tutti, consentirlo quanto meno, ai bambini ed ai diversamente abili, adeguatamente accompagnati”.