RUSSO INTROITO: “UNA SOLUZIONE PER LA CASA ANZIANI DI CALTABELLOTTA”
Quale sarà il futuro della (ex) casa per anziani Rizzuti di Caltabellotta? Non è facile rispondere a tale punto di domanda, anche se è immaginabile percepire la prossima destinazione in considerazione dell’emergenza migranti in provincia di Agrigento.
E’ lunga la storia della casa per anziani del piccolo centro montano, struttura che è stata indispensabile per tantissimi anziani, ma anche un importante fattore di sviluppo economico e occupazionale (Nella foto di Enzo Minio, la struttura oggi chiusa).
Da qualche settimana, i sindacati hanno intrapreso, anche con la presenza del Commissario straordinario Saverino Rinchiusa, un percorso con i lavoratori della IPAB Rizzuti Caruso-Sacro Cuore tendente a ricercare una soluzione utile alla sopravvivenza della struttura.
“Nonostante il susseguirsi degli incontri, avvenuti a cadenza settimanale- dice la segretaria generale Cils Fp, Floriana Russo Introito-ci rendiamo conto che, data la gravità della situazione in cui versa l’IPAB, la programmazione delle attività stabilite deve proseguire ancora più celermente”.
“L’IPAB di Caltabellotta- evidenzia Floriana Russo Introito- è una risorsa utile non solo ai lavoratori che vi prestano sevizio ma soprattutto al contesto sociale entro il quale operano, fornendo servizi di elevata professionalità, tanto da non poterci assolutamente permettere che il nostro territorio venga depauperato di tale servizio. Negli ultimi incontri è stata ravvisata una diversa strada, rispetto alla chiusura, che avrebbe dovuto prevedere oltre alla riammissione degli ospiti anziani anche la possibilità di accogliere giovani immigrati, ciò determinato dall’ampia capacità di accoglienza consistente in 72 posti letto su due differenti strutture”.
(Floriana Russo Introito, segretario generale Cisl FP di Agrigento)
Sull’IPAB, intanto, gravano delle possibili ingiunzioni di pagamento che impedirebbero la realizzazione delle attività programmate. “Il nostro intento, assolutamente costruttivo, sta nella volontà di raccordo da parte di tutti i portatori di interessi che gravitano attorno all’IPAB Rizzuti, dalle Amministrazioni comunali ai fornitori, dagli amministratori ai lavoratori, con il fine unico di mantenere aperta la struttura”, precisa la sindacalista.
E’ un auspicio il percorso tracciato dai sindacati. Ma c’è il serio rischio che se si continua a perdere tempo, la Prefettura di Agrigento possa individuare la struttura caltabellottese come centro per migranti. Gli altri centri di accoglienza sparsi in provincia stanno letteralmente scoppiando per il numero eccessivo di migranti ospitati.
Filippo Cardinale