Rotazione di personale nelle strutture Asp. Per il commissario situazioni di “squilibrio e appiattimento”

Dando attuazione ad una precisa direttiva che risale allo scorso 29 ottobre, a due mesi cioè dal suo insediamento, il commissario dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento, Mario Zappia, starebbe definendo una rotazione che riguarda sia il personale dei servizi amministrativi che quello dei servizi sanitari. Lo scrive oggi il quotidiano la Sicilia. 

Nei giorni scorsi era circolata la voce di uno scambio “alla pari” dei direttori sanitari nei due presidi ospedalieri più grandi della provincia, il “San Giovanni di Dio” di Agrigento e il “Giovanni Paolo II” di Sciacca: Antonello Seminerio dal capoluogo andrebbe a Sciacca e Gaetano Migliazzo farebbe il percorso inverso. Questa indiscrezione non è ancora confermata, ma appare perfettamente in linea con la normativa che assegna al management aziendale l’autorità per garantire efficienza ed efficacia nella gestione della sanità e nella realizzazione della mission strategica, soprattutto quando verifica che qualcosa non funziona al meglio.

E’ dunque probabile che nei prossimi giorni diventi operativo un piano di rotazione che la sanità agrigentina in passato non ha mai adottato, stretta com’è (analogamente in verità a quanto accade anche in altre realtà provinciali) da quel cordone che collega la politica a molti operatori, sia dirigenti che funzionari.

Il commissario Mario Zappia era stato chiaro un mese e mezzo fa nell’invitare il direttore amministrativo e quello sanitario Asp, ad analizzare il contesto aziendale ed esprimere le valutazioni o eventuali suggerimenti per una razionalizzazione dell’organizzazione amministrativo/sanitaria dell’Azienda. Il commissario Mario Zappia ha riferito che già alla data del suo insediamento ha potuto verificare, oltre che uno squilibrio all’interno dei servizi amministrativi dell’azienda, in ordine alla corretta distribuzione del personale dipendente, anche una sorta di appiattimento sulle competenze già acquisite che limiterebbero la crescita professionale del dipendente stesso.

Ed ha fatto preciso riferimento ai distretti sanitari di base e alle direzioni sanitarie di presidio, oltre al dipartimento di prevenzione veterinario.

Forte anche della legge 190/2012 che descrive la rotazione di personale misura fondamentale per combattere la corruzione, il commissario si prepara ad affrontare, se non c’è già stata, la reazione di quanti non avranno nessuna volontà di lasciare una posizione già acquisita e consolidata nel tempo.