ROCCO FORTE VINCE, IL TAR ANNULLA PIANO PAESAGGISTICO DI SCIACCA
Ottima notizia per Sciacca e il suo sviluppo. Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia (Sezione Prima) ha pronunciato la sentenza sul ricorso (numero di registro generale 3394 del 2014, proposto da: ROCCO FORTE & FAMILY (ROMEO) S.p.A. e SRFF (MEDITERRANEA GOLF & RESORT) S.p.A), per l’annullamento del Decreto Assessoriale n. 7 del 29 luglio 2013, pubblicato all’Albo Pretorio del Comune di Sciacca dal 2 maggio 2014 per 90 giorni consecutivi a firma dell’Assessore Regione dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, recante adozione del Piano Paesaggistico degli Ambiti regionali 2, 3, 5, 6, 10, 11, e 15, ai sensi del D.LGS. 22 gennaio 2004 n. 42; per la circolare circolare (prot. 34728 dell’8 luglio 2013) del Dirigente Generale del Dipartimento dei Beni Culturali dell’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana Regione Sicilia; per ogni ulteriore atto e/o provvedimento presupposto, connesso e/o conseguente, ancorché allo stato incognito.
La società di sir Rocco Forte, il Verdura Resort, è stata rappresentata e difesa dagli avvocati Giuseppe Matteo Masoni, Francesco Brizzi, Sebastiano Di Betta
IL FATTO. Il ricorso nasce dall’adozione del Piano Paesaggistico della Soprintendenza di Agrigento che di fatto pone limiti corposi allo sviluppo del territorio. Come è noto, il Verdura Resort aveva presentato il progetto per la realizzazione di ville. Progetto autorizzato dal Comune in considerazione della destinazione urbanistica di zona C.2.2 impressa a tali terreni. Il “piano di lottizzazione convenzionata” è stato approvato con Delibera del Consiglio Comunale di Sciacca del 13 Febbraio 2012, n. 12. Successivamente, con D.C.C. del 20 Marzo 2013, n. 20 è stato approvato il relativo schema di Convenzione urbanistica, poi sottoscritta il 12 giugno 2014.
IL PIANO PAESAGGISTICO. Con Decreto n. 7 del 29 luglio 2013, pubblicato all’Albo Pretorio del Comune di Sciacca dal 2 maggio 2014 per 90 giorni consecutivi, l’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana ha “adottato” il Piano Paesaggistico degli Ambiti regionali 2, 3, 5, 6, 10, 11 e 15 ricadenti nella provincia di Agrigento. Il Piano suddetto disciplina, per quanto interessa, (anche) le aree di proprietà della società ricorrenti; in particolare, il Piano Paesaggistico adottato inserisce le aree destinate ai campi da golf del “Verdura International Golf & Spa Resort” nel c.d. “Paesaggio Locale 14 — Sciacca”, Contesto paesaggistico 14d” con livello di tutela 2 ai sensi dell’art. 20 delle Norme di attuazione del P.P., e l’area occupata dagli edifici relativi al complesso alberghiero nel “Contesto paesaggistico 14b” denominato “Paesaggio dell’abitato di Sciacca” con livello di tutela 1.
In buona sostanza, il Piano Paesaggistico bloccava la realizzazione delle ville pur in presenza di una concessione edilizia avvenuta prima che entrasse in vigore il Piano Paesaggistico.
IL RICORSO. La società di sir Rocco Forte ha pertanto impugnato il decreto Assessoriale n. 7 del 29 luglio 2013 recante adozione del Piano Paesaggistico degli Ambiti regionali 2, 3, 5, 6, 10, 11, e 15, nonché la Circolare n. 34728 del 8 luglio 2013. 1.3. In data 20/11/2014 si è costituita in giudizio l’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana con atto di mera forma non contenente difese scritte.
In data 27/02/2015 si è costituito in giudizio anche il Comune di Sciacca, con atto di costituzione con il quale – preliminarmente rilevando di non rivestire la qualità di soggetto controinteressato – ha condiviso le censure proposte da parte ricorrente, instando per l’accoglimento del ricorso. 1.5.
Il Piano sarebbe illegittimo non soltanto in quanto non considera in alcun modo il reale stato fisico dei luoghi e del paesaggio (la struttura turistico alberghiera era già realizzata e in esercizio al momento della redazione del Piano Paesaggistico), ma tale macroscopico errore di rappresentazione del territorio non troverebbe plausibile giustificazione, in assenza di qualsiasi motivazione sul punto, rispetto alla circostanza che la Soprintendenza aveva in passato autorizzato gli interventi in parola, interessanti peraltro una vastissima area, consentendo la realizzazione di campi da golf il cui completamento ha radicalmente modificato il precedente ambito paesaggistico.
La parte ricorrente lamenta che il progetto del complesso turistico alberghiero è stato redatto sulla base di uno specifico accordo di programma fra Stato, Regione Sicilia e Comune di Sciacca (con conseguente valenza di interesse pubblico), ed è stato realizzato secondo quanto prescritto nelle citate autorizzazioni della Soprintendenza che, pertanto, bene avrebbe dovuto conoscere l’esistenza della struttura.
Ciò nonostante con la pubblicazione del Piano Paesaggistico Provinciale l’Amministrazione regionale ha per così dire fotografato, in luogo della struttura in parola estesa circa 230 ettari, già esistente e in esercizio da anni, un paesaggio “agropastorale” che peraltro parte ricorrente afferma non essere mai esistito, assumendo che prima dell’intervento erano presenti zone destinate ad orto, zone incolte, zone destinate ad agrumeto e, infine, anche a discarica abusiva.
Sarebbe conclamato il difetto assoluto di istruttoria che inficerebbe il piano impugnato e che sarebbe la diretta conseguenza della mancata concertazione, nella redazione del Piano, tra l’Amministrazione regionale ed il N. 03394/2014 REG.RIC. Comune di Sciacca.
ACCOGLIMENTO DEL RICORSO DA PARTE DEL TAR. Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia (Sezione Prima), definitivamente pronunciando sul ricorso, lo accoglie nei sensi e nei limiti di cui in parte motiva e per l’effetto, annulla il decreto assessoriale n.7 del 29/07/2013 relativamente all’Ambito Paesaggistico n.10 riguardante il territorio del Comune di Sciacca. Spese compensate. Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall’autorità amministrativa.
Questo il collegio giudicante: Calogero Ferlisi, Presidente Aurora Lento, Consigliere Sebastiano Zafarana, Primo Referendario, Estensore.
TRATTANDOSI DI UNA SENTENZA LUNGA E MOLTO TECNICA, A BENEFICIO DEGLI ADDETTI AI LAVORI, TECNICI, ARCHITETTI, INGEGNERI, PUBBLICHIAMO IN PDF L’INTERA SENTENZA.
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