Riuso aula consiliare, si può fare. La relazione indica gli aspetti organizzativi e non dà parere negativo
SCIACCA. L’ingegnere Nicola Quinci, responsabile del servizio di prevenzione e protezione del Comune di Sciacca, in merito alla valutazione dell’aula consiliare Falcone-Borsellino al rischio Covid, di fatto non nega ma, giustamente, suggerisce gli accorgimenti da adottare. Ha effettuato un sopralluogo l’11 giugno 2020 e non esprime un parere negativo. Non dice, cioè, non si può fare, ma pone, ovviamente, prescrizioni.
Scrive che “è necessario che i presenti durante Io svolgimento delle sedute al Palazzo Comunale, siano essi utenti privati o facenti parte del Consiglio Comunale o della Dirigenza, rispettino le distanze interpersonali di almeno 1 metro. Sarebbe opportuno procedere al controllo della temperatura prima dell’ingresso in sala”.
Ovviamente, “il Comune deve mettere a disposizione idonei mezzi detergenti per le mani e raccomandare la frequente pulizia. Gli stessi devono essere collocati in punti facilmente individuabili ed indicati con il cartello per la corretta pulizia delle mani; devono essere indossate mascherine di tipo chirurgiche che corrispondano alle indicazioni dall’autorità sanitaria; le suddette mascherine devono riportare o marchio CE o essere autorizzate secondo le indicazioni contenute all’art 15 del c.d. Cura Italia dal ISS o da INAIL per accedere alle deroghe”.
Inoltre, “è necessario garantire, oltre al distanziamento sociale, gli spazi minimi richiesti per una eventuale evacuazione; le sedute del Consiglio Comunale devono avvenire per quanto possibile con le finestre/porte aperte in modo tale da creare un ricambio di aria naturale; qualora venga attivato l’impianto di condizionamento, lo stesso deve funzionare senza ricircolo dì aria; stante le dimensioni ridotte in larghezza del corridoio, è necessario gestire l’ingresso e l’uscita in modo alternato di tutti i presenti (mediante Polizia Municipale o personale incaricato).
L’aula consiliare, con le prescrizioni, può contenere 32 persone. Alleghiamo la relazione dell’ingegnere Quinci a beneficio dei nostri lettori, qualora volessero approfondire la vicenda. Tutte le attività commerciali hanno riaperto e si sono adeguate alle norme imposte dal Presidente del Consiglio dei Ministri e alle varie ordinanze regionali. Non si riuscirebbe a comprendere il perché la Presidenza del Consiglio comunale non potrebbe adeguarsi alla stessa stregua dei privati. Siamo nella fase 3 avanzata, si torni in aula così come fanno in tanti Comuni del nostro comprensorio.
Filippo Cardinale