Riti della Pasqua. Oggi la Domenica delle Palme

SCIACCA. La domenica delle Palme ha aperto oggi i riti della Pasqua a Sciacca, cominciati in realtà con la via Crucis venerdi sera. Una ripresa attesa da tutti i fedeli dopo gli anni delle restrizioni a causa della pandemia.

La comunità ecclesiale ha celebrato questa mattina il trionfale arrivo a Gerusalemme di Cristo in sella a un asino e accolto dalla folla che lo saluta agitando rami di palma. Per prima volta le due Parrocchie della Chiesa Madre e del Carmine hanno vissuto il rito della benedizione dei ramoscelli di ulivo insieme nella chiesa di S. Domenico il Piazza Scandaliato.

Riti della settimana Santa che vedranno giovedì la tradizionale lavanda dei piedi, poi il venerdi santo, giorno di penitenza e digiuno nella tradizione cattolica. Infine, il rito a Sciacca della crocifissione al Calvario e domenica, giornata di Pasqua, quello dell’Incontro in piazza Scandaliato e subito dopo nella piazza di San Michele.

Ecco le riflessioni di Don Giuseppe Marciante, arciprete di Sciacca: “Nella celebrazione della santa messa è stato proclamato il vangelo della Passione del Signore Gesù e ci chiediamo perché tutto questo, il mistero della Cena pasquale, il tradimento di Giuda, il rinnegamento di Pietro, la condanna a morte di Gesù?
Ancora una volta per servirci: Dio ha tanto amato il mondo da darci il suo Figlio che ha dato la sua vita per l’umanità.
La Croce è l’innesto del Cielo dentro la terra, il punto dove un amore eterno pennetta nel tempo come una goccia di fuoco e divampa. Dopo più di duemila anni sentiamo anche noi come le donne, il centurione il buon ladrone, che nella Croce sta la suprema sottrazione di Dio.
Nella lettura della Passione oggi il tradimento e il rinnegamento manifestano ancora le risposte degli uomini all’amore eterno di Dio. Per noi cattolici un vero messaggio di Pasqua può essere: non abbiate paura di spendere vita per Dio e per gli altri, co guadagneremo!
Perché la vita è un dono che riceve donandosi come ha fatto Cristo. La gioia più grande è dire Sì all’amore, senza se e senza ma, come ha fatto Gesù per noi morendo in Croce”.

Foto Renato Formace