RISCHIO ADDUTTORE DIGA CASTELLO, CIA: “12000 ETTARI DI AGRUMETI RISCHIANO L’ESSICCAMENTO. BENE I TAVOLI TECNICI”
“L’iniziativa unitaria delle Organizzazioni Professionali Agricole Agrigentine, culminata con l’istanza inoltrata, nei giorni scorsi, al Presidente della Regione Sicilia, Crocetta, per l’inserimento di Sciacca, Ribera, Menfi e Bivona tra i comuni svantaggiati e per la piena utilizzazione delle acque del fiume Sosio-Verdura, da immagazzinare anche nella diga Castello, attraverso la bretella di collegamento inaugurata nel Giugno 2011 e mai utilizzata, ha dato i suoi frutti”. La soddisfazione è espressa in una nota della Confederazione Italiana Agricoltori da Giovanni Caruana.
“Su proposta della Presidenza della Regione infatti, il giorno 28 Gennaio prossimo, presso l’Assessorato Regionale Agricoltura, rispettivamente alle ore 10,00 ed 11,30, si insedieranno due appositi tavoli tecnici costituiti per affrontare i due importanti temi posti, con forza ed unitariamente dalle OO.PP. agricole e per i quali questo Comitato Zona lotta, da anni”, spiega.
“Oggi- prosegue Caruana- possiamo dire con orgoglio che i fatti concreti da noi sollevati sono all’ordine del giorno del Governo Regionale. Al tavolo tecnico sulla diga Castello abbiamo chiesto, oggi, congiuntamente alla Coldiretti, all’UPA ed al Sindaco di Ribera, di discutere della pericolosa situazione determinata dalle ultime piogge, che stanno intaccando la stabilità dell’adduttore principale della rete irrigua in derivazione dalla diga Castello. Il temuto cedimento dell’adduttore, condannerebbe all’essiccamento oltre 12000 ettari di agrumeti, frutteti, orti, vigneti ed oliveti irrigati con le acque della diga Castello; per cui è prioritario ad ogni altra questione intervenire con la massima celerità”.