Riqualificazione Parco Terme, si rischia la revoca del finanziamento
SCIACCA. “Il Comune di Sciacca non è riuscito a rispettare la scadenza del 30 settembre, data prevista come termine per avviare le procedure di gara relative all’appalto dei lavori di riqualificazione del Parco Termale”. Lo scrive in una nota Cittadinanzattiva che raccoglie un post del senatore grillino Rino Marinello pubblicato sul suo profilo Facebook.
Il senatore Rino Marinello scrive che “è stato necessario ottenere una proroga di tre mesi da parte del Ministero dei Beni Culturali, che aveva finanziato con 500 mila euro la riqualificazione del Parco”.
Insomma, c’è il rischio della revoca del finanziamento se non viene rispettato il crono-programma sottoscritto dal Comune lo scorso 20 maggio.
Dura la nota di Cittadinanzattiva: “Nonostante si tratti di un finanziamento che ha indotto già da tempo il Comune di Sciacca, a torto o a ragione, a tenersi stretta la concessione in affidamento del Parco concessagli dalla Regione, nonostante le critiche feroci piovute in capo al Comune per il fatto che il Parco termale sia rimasto chiuso dopo l’ottenimento della concessione in questione, nonostante l’importanza che la fruibilità del Parco stesso potrebbe avere per la cittadinanza, nonostante insomma tutto questo si è riusciti nell’impresa di non rispettare la tabella di marcia prevista dal Ministero e sottoscritta a maggio dalla sindaca in nome e per conto di tutti noi. Come dire che non si riesce a tirar fuori l’efficienza amministrativa necessaria, neanche quando ciò appare indispensabile”.
Nello scorso mese di luglio i Procuratori dei Cittadini di Cittadinanzattiva avevano consegnato all’amministrazione e ai dirigenti degli uffici comunali un “documento sul verde pubblico cittadino”, che a proposito del Parco Termale richiedeva “la consegna di tutta la documentazione (delibere relative a concessioni di finanziamenti, progetti esecutivi, corrispondenza ufficiale e quant’altro ritenuto utile) per un più specifico approfondimento anche al fine di poter illustrare alla cittadinanza il percorso possibile o già previsto per la migliore agibilità e fruizione di questa importantissima area verde della città”.
Siamo arrivati a ottobre e quanto richiesto da Cittadinanzattiva non ha ricevuto alcun seguito concreto, se non generiche rassicurazioni verbali che tutto procedeva per il meglio e che i lavori di riqualificazione a breve sarebbero iniziati.
Come sempre le bugie hanno le gambe corte, tant’è che le lungaggini della “burocrazia tecnica” e della non adeguata tempestività degli uffici hanno comportato la necessità di richiedere una proroga.
E il Parco Termale intanto rimane lì, malinconicamente chiuso nel suo oblio di abbandono e sottratto alla cittadinanza.
Con l’occasione quindi reiteriamo pubblicamente la richiesta di chiarimenti approfonditi in merito alla questione, unitamente alla consegna di tutta la documentazione pertinente, per poterla visionare e far conoscere ai cittadini in nome della necessaria trasparenza amministrativa.