RIPUBBLICIZZAZIONE SERVIZIO IDRICO, COMMISSIONE ARS ESITA TESTO. QUANTITATIVO MINIMO 50 LITRI PRO CAPITE AL GIORNO E TARIFFA UNICA REGIONALE
Esitato dalla quarta commissione dell’Ars il ddl sull’acqua pubblica. Tra gli articoli approvati oggi quello quello sul quantitativo minimo pro capite di acqua gratuita di 50 litri al giorno ( particolarmente a cuore ai deputati del Movimento 5 stelle). Il ddl può contare anche sulla tariffa unica regionale, che mette fine alla distinzione tra cittadini di serie A e di serie B, che prevedeva tariffe diverse nei vari comuni e la gestione pubblica del servizio idrico.
“Il disegno di legge – afferma la grillina Valentina Palmeri, che ha presieduto la sottocommissione acqua durante il travagliato iter del disegno di legge – si è dato anche un indirizzo chiaro verso la gestione pubblica del servizio idrico, con la scelta, fortemente voluta dal Movimento Cinque Stelle, degli enti di diritto pubblico come modello di affidamento. Siamo particolarmente contenti, inoltre, di aver fatto inserire nel ddl strumenti che contemplano la partecipazione diretta dei cittadini alla gestione del servizio, nell’ottica della massima trasparenza e democrazia”.
“Il M5S – afferma il presidente della commissione Ambiente, Giampiero Trizzino – sì è battuto con ferrea determinazione affinché la figura chiamata a gestire il sistema rispondesse ai criteri del diritto pubblico. La gestione privatistica ha fallito e non rispecchia più il volere dei cittadini, che si sono espressi in modo chiaro col il referendum del 2011”.
“Finalmente il travagliato iter del ddl sulla ripubblicizzazione del servizio idrico è giunto al traguardo. La quarta commissione Ambiente e Territorio dell’Ars ha esitato un testo che, con gli opportuni miglioramenti durante il dibattito d’aula potrebbe, in tempi rapidi, dare alla Sicilia il primato di prima regione a dotarsi di una legge in materia di gestione di acqua”, dichiara il deputato regionale Giovanni Panepinto. “Il testo esitato oggi – continua Panepinto – prevede fra l’altro anche norme sull’utilizzazione dei soldi delle APQ per l’adeguamento degli impianti di depurazione anche nei Comuni dove non c’è un gestore privato o dove gli impianti non sono stati consegnati e la norma – conclude il parlamentare – che prevede l’avvio della ripubblicizzazione di Siciliacque, società alla quale sono stati regalati impianti per miliardi di euro ed un settore strategico qual è quello idrico in Sicilia”.