Riordino del Servizio Idrico nella regione, le critiche di Konsumer

AGRIGENTO. Seduta, ieri, in IV Commissione all’ARS alla presenza dell’Assessore all’Energia e delle le Associazioni dei consumatori maggiormente rappresentative per la questione dell’acqua pubblica e il Forum Regionale per l’acqua pubblica. L’audizione  ha avuto per oggetto il DDL di riordino del Servizio Idrico nella regione.

Netta la posizione dell’associazione Konsumer che critica la Regione Sicilia il metodo con il quale ” vuole porre rimedio alle inefficienze delle ATI siciliane al fine di poter accedere ai 300 milioni di euro, previsti dal PNRR, per il rifacimento delle reti idriche in tutto il territorio siciliano e il miglioramento del servizio stesso”.

Konsumer rimarca come “in questi anni la Regione Sicilia ha nominato propri Commissari ad Acta che non hanno saputo adempiere al proprio mandato finalizzando le attività che i sindaci siciliani non sono stati in grado di definire sull’efficientamento del servizio idrico”.

Insomma, la Regione, per Konsumer, “anziché avviare un procedimento contro i suoi stessi Commissari, propone un DDL dove si prevede un’autorità di sovra ambito che esautorato le Ati siciliane dalla gestione dei finanziamenti del PNRR e ne affida le competenze allo stesso sovra ambito, cogliendo l’occasione per abrogare ciò che di buono resta della L. R. del 2015 sulla ripubblicizzazione dell’acqua”.

Per Konsumer, “le maggiori preoccupazioni riguardano la creazione del sovrano ambito, per il quale le spese di gestione graveranno sui cittadini, in considerazione del full cost recovery che prevede che la tariffa idrica comprenda tutti i costi di gestione del servizio idrico”.

Questa tariffa, evidenzia Konsumer, “sarà unica regionale a tutto svantaggio delle ATI più virtuose come quella agrigentina, che dovrebbe sobbarcarsi anche i costi delle inefficienze delle altre ATI”.

Poi, un punto di domanda di Konsumer: “Come può una Regione che in 2 anni non è stata capace con i propri Commissari ad Acta, di risolvere le inefficienze del servizio in tutte le ATI, oggi poter gestire 300 milioni in sostituzione di queste ultime?”

Il vice presidente Regionale e coordinatore di Konsumer di Agrigento, l’avvocato Giuseppe Di Miceli, fa un esempio. “Ad Agrigento, se pure è stato avviato il nuovo gestore pubblico AICA, non è stato affrontato e risolto il problema delle sorgenti presenti nel territorio dell’ex-provincia e nemmeno quello delle gestioni in house del servizio idrico, da parte dei comuni ribelli e del Tre Sorgenti e Voltano. Riteniamo corretta la preoccupazione della Regione di non poter accedere ai finanziamenti, ma non possiamo accettare soluzioni che gravino sulle tasche dei cittadini a tutto vantaggio non si comprende bene di chi.