RINVIO A GIUDIZIO COATTO PER LOMBARDO: “CONCORSO ESTERNO IN ASSOCIAZIONE MAFIOSA”. SI RISCHIA LA CRISI DI GOVERNO
”E’ una bomba”, dice un deputato della maggioranza. Cracolici: “se sarà rinviato a giudizio il Pd toglierà l’appoggio al governo”
La notizia dell’imputazione coatta per concorso esterno in associazione mafiosa per il governatore Raffaele Lombardo, decisa dal gip di Catania, e’ arrivata come un fulmine a ciel sereno a Palazzo dei Normanni, sede del Parlamento siciliano, dove i deputati regionali sono impegnati nelle febbrili trattative per la definizione della manovra finanziaria. Lombardo, con alcuni componenti dell’esecutivo, era riunito nella stanza del governo quando la notizia ha cominciato a fare il giro del Palazzo. ”E’ una bomba”, dice un deputato della maggioranza.
‘Non mi aspettavo questa ordinanza del gip ma sono sereno e rispettoso del lavoro dei magistrati”, ha dichiarato il governatore della Sicilia, Raffaele Lombardo, commentando l’imputazione coatta del gip.
”Non ho mai chiesto favori e voti ai mafiosi”, aggiunge. E ai giornalisti che gli chiedono se si dimettera’ in caso di rinvio a giudizio da parte del Gup, spiega che ”l’ipotesi non esiste, quello che esiste e’ la verita’. Su questa vicenda scrivero’ un memoriale”.
Se Raffaele Lombardo sara’ rinviato a giudizio il Pd togliera’ l’appoggio al governo. Lo dice Antonello Cracolici, presidente del gruppo Pd all’Ars, dopo l’ imputazione coatta del gip di Catania nei confronti del presidente della Regione siciliana. ”La telenovela continua, oggi e’ andata in onda una nuova puntata. Adesso – aggiunge Cracolici – tocchera’ ad un altro giudice pronunciarsi sull’eventuale rinvio a giudizio. Ci tocchera’ vedere ancora altre puntate prima che la telenovela finisca”.
Fonte (ANSA).