Riina junior spavaldo sui social, la condanna di don Ciotti e delle istituzioni comunali di Corleone

Quella di Riina junior non è una innocua «battuta» e non va sottovalutata

“Non se lo dovrebbe permettere. Ma se lo fa, con l’arroganza che da sempre contraddistingue il modo di agire mafioso, siamo noi a non doverglielo permettere. A dover alzare le nostre voci per sovrastare la sua. Mi riferisco all’uscita infelice di Salvo Riina, figlio terzogenito del boss Totò Riina, che ha mandato pubblici auguri di Ferragosto a chi lo segue da “via Scorsone”, la strada di Corleone dove a lungo ha abitato la sua famiglia”.

Lo scrive don Luigi Ciotti sui social, sottolineando che si tratta di una strada «della quale evidentemente ritiene di detenere la proprietà, tanto da sceglierle il nome».

«Quella via infatti – ricorda il presidente di Libera – da molti anni è intitolata alla memoria di Cesare Terranova, un bravo e tenace magistrato, fra i primi a combattere i crimini dei “corleonesi”. Quella di Riina junior non è una innocua «battuta» e non va sottovalutata, complice la pigrizia di questi giorni di vacanza, che rischia di trasformarsi in un inaccettabile torpore delle coscienze. La sua frase manda infatti un messaggio preciso: Corleone è ancora “cosa nostra», le regole qui le facciamo noi».

Anche le istituzioni cittadine sono intervenute su una vicenda che ha avuto vasta eco a livello nazionale. Il sindaco, la giunta, il presidente del Consiglio comunale e i consiglieri tutti hanno preso le distanze dalle dichiarazioni di Salvo Riina e condannano fermamente l’atteggiamento di spavalderia: “Un episodio – dicono – che interpretiamo come un vile attacco allo Stato e alle Istituzioni”.

Le esternazioni di Riina jr, con il riferimento al vecchio nome della via oggi intitolata al giudice Cesare Terranova, per amministrazione e consiglieri “non fanno altro che accentuare una visione negativa e distorta di Corleone, appannando gli sforzi che ogni giorno vengono compiuti dalla comunità per affrancarsi da una nomea legata a mafia e malaffare. Corleone non è mafia. Corleone è storia, cultura, libertà, ma soprattutto Corleone è legalità, tutte caratteristiche che personaggi altamente discutibili non potranno mai scalfire”.