RIFIUTI, ULTIMI GIORNI DI CAOS E ADDIO ALLA SOGEIR. SCIOPERI IN VISTA E SCONTRO TRA COMUNE E COMITATO
Gli ultimi giorni della gestione Sogeir della raccolta dei rifiuti non potevano che finire sotto l’egida del caos. Da un lato una società che ha dimostrato tutti i suoi limiti gestionali e il grande flop di una raccolta differenziata che ha lasciato Sciacca al 20%. Dall’altro, la situazione insostenibile verso i lavoratori che non percepiscono stipendi. Ma c’è ancora un altro aspetto. Le scintille tra Amministrazione comunale e Comitato per la trasparenza dei costi per la raccolta dei rifiuti, oggi presieduto da Lilla Piazza.
Ma andiamoci per ordine.
Pasqua con i rifiuti. I lavoratori della Sogeir hanno indetto assemblee, nelle ultime due ore dei turni di lavoro, domani, venerdì 14 e sabato 15 aprile. Si riducono di due ore i turni di lavoro dei lavoratori e ciò avrà riflessi negativi sullo svuotamento dei cassonetti della spazzatura. I lavoratori devono riscuotere diverse mensilità di spettanze. Scontro tra Amministrazione comunale e Comitato per la trasparenza dei costi per la raccolta dei rifiuti. A giorni, comunque entro aprile, sarà sottoscritto il contratto per la raccolta dei rifiuti come previsto dal Piano Aro. Sarà la Sea-Bono a gestire il nuovo servizio che includerà, nel costo, anche la scerbatura, la pulizia delle spiagge, la pulizia dei tombini e caditoie, la pulizia straordinaria durante il periodo di carnevale.
La frecciata dell’Amministrazione al Comitato per la trasparenza dei costi per la raccolta dei rifiuti . “Se il piano Aro fosse partito a febbraio come era previsto – dice l’assessore Gaetano Cognata – già sarebbero stati effettuati interventi di pulizia dei litorali e sarebbe iniziata la scerbatura che nel piano è prevista per 180 giorni all’anno. Il Tar ha rigettato l’istanza di sospensiva che era stata chiesta. Il Comune si sta adoperando per uniformare i due capitolati(quello andato in gara e quello approvato dal Consiglio comunale). Al centro della questione un emendamento di un consigliere comunale che non era stato riportato in maniera precisa. E’ emerso che non si trattava di modifiche sostanziale e che, in ogni caso, ulteriori punti del capitolato – aggiunge Cognata – davano ampie possibilità e garanzie al Comune”.
La risposta del Comitato. Lilla Piazza oggi interviene con una nota per ribadire che “il provvedimento del Tar non è una sentenza sul merito del ricorso che, precisiamo, resta in piedi, e dovrà essere discusso, ma è un’ordinanza sulla sola istanza di sospensiva. Piazza aggiunge che il Tar ha compensato le spese, cioè ha obbligato il Comune di Sciacca e la ditta appaltante a pagarsi le proprie spese legali e non a farsele pagare dal Comitato sulla trasparenza dei costi, il che dimostra che il Giudice amministrativo ha ritenuto che le tesi del Comitato sono meritevoli di essere approfondite, altrimenti avrebbe condannato il Comitato alle spese legali. Il Comune di Sciacca ha ammesso nel suo atto difensivo le difformità da noi contestate fra il Capitolato speciale di appalto approvato dal Consiglio comunale e il Capitolato speciale d’appalto inviato dal Comune all’Urega per la gara d’appalto, ritenendo che tali difformità siano dovute a “ refusi di stampa”, aggiunge Piazza.