RIFIUTI, PIANO ARO OPERATIVO MA NON PIACE ALL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE
Il Piano Aro non piace all’amministrazione comunale. Ci sono alcuni aspetti che non vengono ritenuti adeguati alle esigenze della città di Sciacca, in particolare costi elevati di alcuni servizi che non aiutano a dire che il nuovo servizio sarà conveniente per le casse comunali.
E’ stato l’assessore Paolo Mandracchia, nel corso della conferenza stampa di questa mattina, a sottolineare i particolari del piano, diventato ufficialmente operativo dopo la firma del contratto con la ditta Sea-Bono, che si è aggiudicato l’appalto per i prossimi sette anni.
E’ una notizia che spiazza noi ed i cittadini. Il Piano Aro dei rifiuti era stato descritto come soluzione ai tanti problemi dalla precedente amministrazione. Se non dovesse funzionare, in piena era di crisi rifiuti in Sicilia e con prospettive poco incoraggianti, il territorio e le nostre tasche verrebbero gravemente penalizzate.
La nuova guida politico amministrativa, che lo ha potuto studiare in questi mesi (Mandracchia lo conosceva già essendo consigliere comunale nella precedente consiliatura) non vedrebbe aspetti migliorativi. Alcuni numeri non convincono e Mandracchia ha detto che ci sono dei vuoti e di cose di cui non si è tenuto conto. Varato dal precedente consiglio comunale, adesso il Piano Aro è finalmente operativo e la ditta dovrà completare tutti i servizi che sulla carta dovrebbero essere migliorativi.
“C’è stato un aumento dei costi di conferimento in discarica – ha detto l’assessore – che nel 2016 la precedente amministrazione non ha contestato. Passammo dal costo di 83 euro a tonnellata a 125 euro a tonnellata. Un aumento che inevitabilmente è oggi calato nella nuova tariffa Tari”. A proposito della discarica Saraceno-Salinella, Mandracchia ha riferito che i costi sono più cari delle discariche private. “Ci è stato notificato un ulteriore aumento a 150 euro – ha detto l’assessore – che abbiamo prontamente contestato”.
“Ci sono alcuni servizi non previsti nel Piano Aro che dovremmo pagare noi, ho chiesto anche dettaglio di eventuali altri costi da affrontare. Vedremo”.
I costi del conferimento saranno tema di confronto con altri Comuni della zona.
Sui temi riguardanti l’evasione della Tari, il sindaco Francesca Valenti e l’assessore Paolo Mandracchia, hanno rilevato che l’evasione scaturisce soprattutto dalle imprese, prendendo ad esempio un’azienda che non ha pagato importi Tari per 115 mila euro.
La sensazione, ma speriamo di sbagliarci, è che si preparino manovre pesanti. I cittadini si devono preparare ancora una volta a pagare, con inevitabili aumenti della tassa, le inefficienze delle pubbliche amministrazioni, di qualunque colore politico esse siano. E ci riferiamo, in particolare, alla introduzione di una serie politica di differenziazione dei rifiuti che nessuno è riuscito fino ad oggi a fare in maniera programmata e moderna.
Giuseppe Recca