Rifiuti, l’uscita da Sogeir premia il Comune di Santo Stefano: risultati ottimi e settembre da record

SANTO STEFANO QUISQUINA.  “La scelta di uscire dalla Sogeir  e costituire la società partecipata totalmente pubblica oggi si sta inequivocabilmente rivelando una scelta lungimirante”.  Può ben dirlo il sindaco di Santo Stefano Quisquina, Francesco Cacciatore, specie quando i risultati sono tutti a favore della comunità. La raccolta differenziata porta a porta nel comune montano schizza, a settembre, al 76,40%  Il Comune montano ha affidato la raccolta dei rifiuti ad una partecipata totalmente pubblica, la società Quisquina Ambiente Srl, uscendo dal carrozzone della Sogeir che, specie a Sciacca, ha dimostrato i limiti di una gestione del servizio di raccolta non adeguata.

Una cifra che è ancora più importante se si considera la situazione complicata da restrizioni e norme in vigore per l’emergenza Covid 19. Infatti, nonostante a marzo e aprile siano stati di fatto azzerati i recuperi dei rifiuti ingombranti e dei Raee (apparecchiature elettriche ed elettroniche) nonché ridotti al minimo indispensabile altri ritiri (batterie ecc…), il valore si è mantenuto su livelli elevati.

“Grazie quindi a tutti i cittadini di Santo Stefano Quisquina- dice l’assessore all’Ambiente Alberto Madonia-  per mantenere alti impegno e attenzione anche in questo difficile periodo di emergenza sanitaria. Ovviamente un ringraziamento va rivolto nuovamente all’amministratore unico Maurizio Miliziano, agli operatori della società Quisquina Ambiente srl affidataria del servizio che ogni giorno, in modo silenzioso ma efficace, svolgono regolarmente il loro lavoro di ritiro dei rifiuti sul territorio“.

L’obiettivo di arrivare all’80 percento di raccolta differenziata rimane invariato. “Possiamo limare ulteriormente – continua Miliziano – la quantità di rifiuto secco indifferenziato prodotto pro capite nel corso del corrente anno: vincere questa sfida significa rispettare l’ambiente, rispettare le norme e contestualmente contenere i costi di conferenza, aumentati del 10% per la frazione di secco indifferenziato e del 13% per la frazione dell’organico in base alla nuova tariffa rideterminata ”.

Secondo i dati, infatti, nel corso del 2019 ogni cittadino di Santo Stefano Quisquina ha prodotto circa 1,2 kg di rifiuto indifferenziato a settimana (circa 62,77 chili annuali), mentre nel 2018 il dato settimanale (2,24 chili) e quello annuale (116,55 chili) erano quasi il doppio. Secondo le stime, l’obiettivo per il 2020 è ridurre il rifiuto indifferenziato pro capite a poco più di 52 chili annui e quindi 1 chili a settimana.

“Obiettivi ambiziosi ma alla nostra portata – conclude il Sindaco Francesco Cacciatore – come dimostrano i risultati ottenuti. Una rivoluzione positiva e condivisa con i cittadini, per migliorare tutto il sistema locale. Ci sentiamo di affermare che, in base ai dati del terzo trimestre 2020, il nostro comune possa è senza dubbio tra i comuni ‘ricicloni’ della Sicilia“.

A supporto dei cittadini  si ricorda che è disponibile il Centro comunale di raccolta in contrada Fontanelle solamente ogni mercoledì e per il conferimenti dei soli rifiuti elettronici (frigoriferi, pompe di calore, pc, tv ) batterie,  sorgenti luminose.  No letti, divani, materassi etc.