RIFIUTI, CERCHIO MAGICO E MILIONI DI EURO

Editoriale di Filippo Cardinale

 

La politica è talmente efficace, dal punto di vista del linguaggio astratto, che riesce a confondere le idee dei cittadini con sigle e riforme che fino ad oggi, nella nostra “Buttanissima Sicilia”, hanno creato danni irreparabili e spreco di montagne di denaro. Non c’è una riforma che sia andata a buon fine o che abbia offerto risultati concreti e positivi. Esempi eclatanti sono nel settore della sanità, dell’acqua, dei rifiuti. La Regione ha creato mostri per accontentare politici, amici dei politici, amici degli amici.

Ovviamente, tutti questi mostri non sono stati monasteri dove innalzare preghiere. Sono stati assumifici e stipendifici, miniere per la gestione di ingenti somme, gestione clientelare del personale.

In questi giorni, il Corriere di Sciacca sta pubblicando le vicende relative all’elezione del Consiglio di Amministrazione della SRR. Ecco, già questa è una sigla che per i cittadini significa poco o nulla, mentre per la politica dice tutto, specie sotto la forma del potere e della gestione di fiumi di denaro.

La SRR è una forma si società, cui fanno parte i Comuni come assemblea dei soci, che regolamenta e controlla il servizio relativo alla raccolta dei rifiuti. Ma non solo, perché la legge regionale 9/2010 dà ampi poteri come quelli procedere, tramite l’Urega. A Sciacca ci sono in ballo decine e decine di milioni di euro. Basta pensare alla realizzazione della nuova vasca dei rifiuti in contrada Salinella-Saraceno.

Prima la Sogeir (adesso in liquidazione), poi la SRR, la filiera è rigorosamente in mano alla politica, in modo particolare al PD. Vincenzo Marinello, il cugino dell’ex parlamentare regionale del PD, è stato il protagonista  della filiera che riguarda la raccolta e gestione dei rifiuti. Senza dimenticare che si trova, insieme ad altri sindaci e al parlamentare del PD, Giovanni Panepinto, ad affrontare un processo per abuso d’ufficio aggravato.

La SRR in questi giorni è alle prese con l’elezione del nuovo Consiglio di Amministrazione. Sono i sindaci (16) che costituiscono l’assemblea dei soci. Ci sarebbe stato un accordo che ha condotto all’elezione di tre componenti nel Cda: Anna Augello (consigliere comunale di Caltabellotta), Ignazio Mistretta (consigliere comunale di Meni e cugino dei sindaci fratelli di Sciacca e Santa Margherita Belìce, e Santino Sabella (sindaco di San Biagio Platani). L’accordo tra i sindaci prevedeva l’elezione a presidente del Cda del sindaco di San Biagio, Santino Sabella.

Ma nelle ultime ore qualcosa è successo. Anna Augello si è dimessa, mentre, si stanno concretizzando pressioni per eleggere Ignazio Mistretta, molto vicino al duo Vincenzo Marinello-Giovanni Panepinto, e quindi al PD. Della parentela di Mistretta con Francesca e Francesco Valenti, fratelli sindaci di Sciacca e Santa Margherita ne abbiamo già parlato. Non è dato sapere la posizione del sindaco di Sciacca, ma il legame territoriale con il Belìce, da quando è stata eletta, si è rafforzato. Certo, sarebbe un magnifico segnale se il nuovo Cda della SRR segnasse un vero spartiacque con il passato, con il cerchio magico.

Il potere che gira attorno ai rifiuti è enorme e mentre i cittadini si disperano per un sistema che non parte e per le bollette salate, la politica fa cerchio. Un cerchio talmente preciso che sembra disegnato con la precisione del compasso.

Ci viene da sorridere a pensare che le terme possano essere rilanciate con la concessione dei beni al Comune. Cioè alla politica, dalla quale la gente si allontana sempre più e non ripone fiducia.

Sto rileggendo il Gattopardo, Pirandello, Sciascia (in particolare l’Onorevole). Tutti insieme. Comprendo meglio perché la Sicilia è una terra senza futuro e i giovani l’abbandonano.

 


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