RICOSTRUZIONE CASE POPOLARI PERICOLANTI: SORGE IL PRIMO OSTACOLO

Ecco i primi ostacoli alla corsa amministrativa per la demolizione e ricostruzione dei 60 alloggi popolari di largo Martiri di via Fani, sgomberati perchè pericolanti. 

Nel corso della riunione svoltasi ad Agrigento tra l’Istituto Autonomo Case Popolari, Amministrazione comunale di Ribera e Regione Siciliana Siciliana, per redigere e sottoscrivere la convenzione tra le partiper dare la stura ai lavori, sono spuntate falle.

Come è noto, la Regione ha già stanziato 12 milioni di euro per demolire le dieci palazzine e per la relattiva, oltre alla messa in sicurezza delle altre cinquanta palazzine.

La convenzione prevederebbe dei costi finanziari a carico dei proprietari degli alloggi già riscattati. Costi che le famiglie non sono in grado di affrontare.

Il nocciolo della questione risiede nel fatto che nelle stesse palazzine vi sono proprietari e affittuari. I proprietari non vogliono dare alcuna autorizzazione alla demolizione se prima non avranno garanzie che le loro case saranno ricostruite pure. 

La riunione si è chiusa con un nulla di fatto. Ora tocca ai dirigenti dell’Iacp dipanare la matassa.

Non si hanno ancora notizie del contributo finanziario mensile regionale da erogare a favore delle 60 famiglie che si trovano in casa d’affitto.

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