RICCHI DI…PROTOCOLLI D’INTESA E ACCORDI. TANTO FUMO E…POCO ARROSTO
C’è una mania, esplosa da qualche anno, che impera nella nostra città. La mania si manifesta sotto la forma di “protocolli d’intesa” e “accordi”. Ne sono stati sfornati a iosa. Più che la città delle terme, la nostra dovrebbe intitolarsi come la città dei protocolli. Basta un nulla e zac…firma di protocollo. Anche “l’accordo” non è sottovalutato. Accordo per la promozione della città. Già esiste, ma è bello ogni anno imboccare il solito accordo, il solito protocollo. A volte, per non dire frequentemente, sembrano fumi. Fumi da dirigere negli occhi della gente. Qualcosa per “dimostrare” che ci si sta adoperando per la città.
Che strano, siamo una città turistica affermata da anni e anni, eppure ci comportiamo come se fossimo sempre all’esordio. Sarebbe interessante, nonché proficuo, comprendere quanti protocolli d’intesa sono andati a buon fine e hanno portato reali benefici alla città. Da qualche anno, in una nota struttura ricettiva, per 30 giorni l’anno, per una volta la settimana, alcune “eccellenze” della nostra città vi fanno bella mostra.
Quest’anno, nonostante non si sia rescisso il “vecchio” protocollo d’intesa, si è voluto dare risalto nuovamente, come se fosse una novità. E’ una mania, una voglia di apparire, di comunicare fino all’eccesso. Gli indiani comunicavano con il fumo. A volte si è propensi a immaginare che gli indiani siano ritornati. Ma serve anche la carne, oltre al fumo, il quale spesso fa lacrimare gli occhi. Su un protocollo in particolare si è cerata un attesa notevole. Come una sorta di superenalotto. I boomerang se non si sanno usare risultano pericolosi.