RETE CITTA’ TERMALI SICILIANE, A SCIACCA CONVEGNO E VISITE GUIDATE
Iniziativa finanziata dalla Regione. Vi aderiscono anche i comuni delle città dove le terme sono chiuse
Che beffa il caso della Rete delle città termali siciliane, un percorso voluto dalla Regione Sicilia per il rilancio e lo sviluppo competitivo del settore termale in Sicilia.
La stessa Regione che chiude le terme di Sciacca e Acireale perchè sono in perdita, e che le tiene clamorosamente chiuse in attesa di un bando per la gestione ai privati, organizza anche attività di promozione nelle stesse realtà che sono chiuse.
Ed a Sciacca dopodomani, 27 novembre, si terrà un convegno al teatro Samonà e le visite guidate alle grotte vaporose. E tutto questo con l’adesione dei comuni interessati. Sarà interessante capire come risponderà la città a queste iniziative e chi andrà ad aprire le stuge alle scuole che devono fare le visite. E chi spiegherà agli studenti quanto sono importanti le terme di Sciacca ma anche di chi sono le colpe che ora sono chiuse.
L’assessorato regionale Turismo Sport e Spettacolo in questi mesi ha avviato, in stretto raccordo con la rete delle città termali della Sicilia da poco formalmente costituita, un percorso finalizzato proprio a sostenere “uno sviluppo competitivo di un settore che, pur avendo nel passato usufruito di molte risorse, non ha mai innescato processi di sviluppo locale in grado di autosostenersi anche dal punto di vista finanziario né ha mai creato le condizioni necessarie per la qualificazione dell’offerta turistica necessaria ed indispensabile per il posizionamento competitivo del turismo termale”.
Queste le città siciliane che aderiscono alla rete delle città termali: Acireale (CT), Alì Terme (ME), Calatafimi-Segesta (TP), Castellamare del Golfo (TP), Geraci Siculo (PA), Lipari (ME), Montevago (AG), Sclafani Bagni (PA), Sciacca (AG), Terme Vigliatore (ME), Termini Imerese (PA).
Nell’immagine il manifesto del programma di promozione finanziata con 190 mila euro sempre dalla Regione.