ASSURDO, AL RESIDENCE TORRE MACAUDA 311 FAMIGLIE SENZA ACQUA DA 2 ANNI
La domanda appare pleonastica: possono 311 famiglie rimanere per due anni senza acqua? A primo acchito è logico dire no. Ma a Sciacca, città dalle mille risorse, tutto può accadere. Anzi, accade. Trecentoundici famiglie sono senza acqua da due anni. Il tutto accade all’interno del residence Torre Macauda, dove c’è anche l’imponente acquasplash. Succede anche che la notizia rimane imbavagliata per tutto questo periodo. Fatto strano in una città con due emittenti, diverse testate giornalistiche, decine e decine e decine di giornalisti. Nonostante siano passati due anni, noi del Corrieredisciacca.it siamo riusciti a carpire la vicenda, grazie anche ad una signora di Catania che anni fa ha acquistato una delle 311 villette e lotta contro i mulini a vento, esasperata. Rimasta senza risposte pur avendo acquistato un immobile.
Il residence Torre Macauda è nella vasta area del complesso turistico Torre Macauda, dove insiste anche l’albergo, chiuso da anni per il fallimento della società. Il tribunale di Sciacca, Sezione Esecuzioni, è riuscito a vendere le villette del residence, l’albergo, il centro servizi, terreni, il casale, chiudendo, così, una vicenda che ha visto trascorrere 10 anni. Una procedura esecutiva, complessa per varie vicende aggrovigliate, e che ha riguardato i beni immobili della Torre Macauda srl e della Sicilia Torre Macauda soc Coop.
Tribunale che, grazie al lavoro intenso dei giudici della Sezione Esecuzioni che si sono susseguiti e al custode giudiziario e delegato alla vendita, dottore Calogero Cracò, è riuscito a garantire il funzionamento delle strutture ed evitare che i beni immobili degradassero e fossero aggrediti da atti vandalici. Fino alla conclusione delle vendite, oltre all’albergo, il centro servizi, il casale e i terreni, sono stati venduti ben 180 villette. Tribunale che intervenne anche con 100 mila euro per effettuare i lavori di manutenzione straordinaria del depuratore.
Ma veniamo al dunque. Da due anni, le 311 famiglie proprietarie delle villette del residence, non vedono scorrere acqua dai propri rubinetti. I pozzi idrici sono stati di proprietà della Sicilia Torre Macauda soc Coop. poi dichiarata fallita. Attraverso una convenzione, l’acqua veniva erogata anche alle villette dell’adiacente residence. Due anni fa, il complesso alberghiero venne acquistato dalla società Libertà Immobiliare di Palermo. La grande struttura dell’acquasplash , all’interno del residence, fu acquistata, invece, dalla società CRM Broker di Roma.
Il 2017 è stato l’annus horribilis. Viene stoppata l’erogazione dell’acqua che attraverso le condutture arriva fino alle villette. Salta pure la stagione di villeggiatura per i proprietari, salta anche la stagione 2018. Il 2017 è caratterizzato da una frana che interessa la falesia, assai debole, della costa. Viene compromesso il depuratore e parte della conduttura. In buona sostanza, non poteva più effettuarsi lo scarico. L’amministratore di quel periodo riesce a trovare un punto di incontro con la società acquirente dell’albergo, Libertà Immobiliare, che interviene a mettere in sicurezza e a manutenere il depuratore. Ma, a questo punto, interviene il Genio Civile che, nel corso degli anni, aveva autorizzato l’uso dell’acqua ma che, pone un veto. Con la normativa 2018 si applica un vincolo particolare per cui l’acqua poteva essere erogata solo per usi irrigui. Genio Civile che ha stoppato l’approvvigionamento idrico, bloccando anche le attività della stagione, in particolare quella del residence.
Saltando, almeno per il momento, tutto quello che precede buona parte del 2018 fino a ritroso negli anni e che riguardano anche questioni relative ai bilanci, l’ultimo approvato risaliva al 2011, ma solo preventivo e mai consuntivo (vicende che già hanno intrapreso il percorso giudiziario), nell’ottobre del 2018 viene nominato amministratore della Comunione (Questo il termine che definisce il “condominio” del residence) il dottor Antonino Tomaselli, di Palermo. Tra l’altro, proprietario di una villetta. “Ho ereditato- ci dice- una situazione disastrosa nella quale non c’era l’autorizzazione allo scarico. Bisogna rifare la pratica ex novo. Ma bisognava fare alcuni lavori essenziali all’interno del depuratore”.
Ma i guai non finiscono qui. “Le società che gestivano il residence prima dell’arrivo della Libertà Immobiliare, la SGHR e Salento Travel – continua Tomaselli- avevano maturato un debito di 150.000 euro nei confronti di Girgenti Acque, la quale bloccò la fornitura idrica”. Queste due società hanno gestito negli anni 2012-2013-2014 la parte del residence.
“Nel novembre 2018-continua Tomaselli- ho approvato i bilanci 2011-2014, ho approvato il bilancio preventivo 2018, che doveva essere un consuntivo. Poi mi sono dedicato a far si che si potessero riutilizzare le villette e permettere ai proprietari di fruire dei loro immobili”.
Ma ad oggi come stanno le cose? L’acqua non scorre ancora. L’amministratore del residence dice che sta “lavorando con Libertà Immobiliare per trovare un’intesa al fine di ripristinare la funzionalità del residence. Da qualche giorno si è dato incarico alla ditta DLB TEK di Menfi per effettuare, a norma di legge, i lavori al depuratore e alla conduttura, ritenuti essenziali per il rilascio del rinnovo dell’autorizzazione allo scarico”. Senza tale passaggio, la Girgenti Acque non ripristinerà la fornitura idrica. Nel frattempo, tra Siciliacque e Libertà è stato trovato un’intesa che riguarda il contenzioso di 150.000 euro di fornitura idrica non pagata.
A giorni, invece, sarà costituito un consorzio, che sarà denominato Macauda. Provvederà Libertà Immobiliare a registrarlo. Un consorzio costituito da Libertà Immobiliare e Crm Broker. Poi, i proprietari delle villette aderiranno singolarmente. Saranno installati i nuovi contatori idrici in ogni villetta. Il consorzio avrà il compito di gestire il servizio idrico nella sua interezza, depuratore compreso.
“Nel frattempo stiamo lavorando con Crm Broker, la società proprietaria dell’acquasplash. Purtroppo, è stato venduto un bene che era in uso ai residenti”. Insomma, bisognerà trovare una soluzione che sia compatibile con i diritti dei residenti e della Crm Broker. Peccato che le 311 famiglie non abbiamo avuto la lungimiranza di sborsare una modesta quota e comprare l’acquasplash. Adesso si trovano attori di un “condominio” nella cui area insiste una grande piscina con l’acquasplash, nei confronti della quale sono estranei. Qualche problema, magari, nascerà presto.
Quale speranza per i proprietari delle vilette? Tomaselli fa un pronostico: “Speriamo entro maggio completare i lavori e avere le autorizzazioni. Ultimando i lavori, effettuando le verifiche alle condutture e installando i contatori idrici, il residenze potrà tornare alla fruizione dei proprietari”.
Rimane il rischio, però, che possano incombere ulteriori frane della falesia. Sono necessari interventi di consolidamento se si vuole mettere in sicurezza il residence. Resta il fatto straordinariamente anomalo e paradossale che 311 famiglie, grosso modo 1.000 persone, da due anni sono senza acqua. Noi del Corrieredisciacca.it seguiteremo a monitorare la vicenda. Ma un dubbio ci rimane: questi due anni di mancata erogazione del bene vitale, l’acqua, non portano sulle spalle responsabilità significative, considerato che si sono private ben 311 famiglie dell’uso di un bene garantito? Famiglie proprietaria di immobili, che hanno investito. L’altro dubbio che ci rimane è del perché tale vicenda dura da due anni con un silenzio mostruoso, almeno fino ad oggi quando il nostro articolo lo spezza.
Abbiamo tentato di raggiungere telefonicamente l’amministratore unico della Libertà Immobiliare, ma senza esito. Solo squilli senza risposta. Infine, immaginiamo che il sindaco della nostra città non sappia della vicenda, almeno fino ad oggi giorno di pubblicazione del nostro articolo. Un sindaco di una città turistica come la nostra ha il dovere di intervenire subito, convocando le parti. L’Amministrazione comunale ha il dovere di tutelare l’immagine della città, ma soprattutto di stare vicino alle 311 famiglie che hanno scelto Sciacca come città peer investire i propri risparmi e villeggiare.
Filippo Cardinale