RELAZIONE DIA, LE MANI DELLA MAFIA AGRIGENTINA SU TRAFFICO DI DROGA, PIZZO E CONDIZIONAMENTI DEGLI APPALTI PUBBLICI

Traffici e spaccio di droghe, imposizione del pizzo e condizionamento degli appalti pubblici. Sono questi i tre settori su cui si concentra la mafia in provincia di Agrigento secondo l’ultima relazione della Direzione Investigativa Antimafia presentata qualche giorno fa in Parlamento dal ministro dell’interno Angelino Alfano.

L’organizzazione mafiosa, per la propria sopravvivenza e per il mantenimento dei familiari dei sodali in carcere, ha bisogno costante di liquidità, per questo motivo stando ai magistrati si concentrerebbe su attività delinquenziali tra le più redditizie.

Cosche agrigentine e cosche palermitane sarebbero sempre più alleate, concentrate sulla spartizione e sulla riorganizzazione mafiosa del territorio dopo le molteplici operazioni e arresti effettuati negli anni e nei mesi scorsi.

Stando sempre al report della DIA, la mafia provinciale mantiene rapporti privilegiati sia con i clan italo-canadesi e, in generale, con la mafia americana, per quanto riguarda l’import-export delle sostanze stupefacenti sia con i clan criminali del nord Africa relativamente da un lato al traffico illegale di immigrati e dall’altro all’utilizzo di manodopera straniera come piccola manovalanza mafiosa a basso costo.

La radiografia della Direzione Investigativa Antimafia parla di una mafia agrigentina ancora in grado di alterare gli assetti imprenditoriali e sociali del territorio anche sotto il profilo del condizionamento della cosa pubblica.

Intanto, giusto ieri, è tornato in libertà Fabrizio Messina, fratello dell’ex boss empedoclino Gerlandino Messina, che era detenuto presso il carcere Petrusa di Agrigento. Avrebbe dovuto scontare oltre 7 mesi per cumulo di pene per associazione mafiosa e altri reati, ma ha ottenuto uno sconto anche grazie al comportamento consono mantenuto all’interno dell’istituto penitenziario.

La provincia di Agrigento è divisa, secondo il rapporto della Dia, in 7 mandamenti:

MANDAMANETO DI SANTA MARGHERITA BELICE : famiglie di Santa Margherita Belice, Menfi, Montevago, Sambuca di Sicilia, Santa Margherita Belice e Sciacca

MANDAMENTO DI BURGIO: famiglie di Burgio, Calamonaci, Caltabellotta, Lucca Sicula, Ribera, Villafranca Sicula, Montallegro e Cattolica Eraclea

MANDAMENTO DI AGRIGENTO:  famiglie Agrigento-Giardini Gallotti, Favara, Lampedusa e Linosa, Joppolo Giancaxio, Porto Empedocle, Realmonte, Siculiana

MANDAMENTO DI SANTA ELISABETTA: famiglie Aragona-Comitini, Casteltermini, Raffadali, San Biagio Platani, Sant’Angelo Muxaro, Santa Elisabetta

MANDAMENTO DI PALMA DI MONTECHIARO: famiglie Palma di Montechiaro, Camastra e Licata

MANDAMENTO DI CIANCIANA: famiglie Cianciana, Alessandria della Rocca, Bivona, Cammarata, San Giovanni Gemini, Santo Stefano di Quiasquina

MANDAMENTO DI CANICATTI’: famiglie Canicattì, Campobello di Licata, Castrofilippo, Grotte, Racalmuto e Ravanusa

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