REGIONE, SOCIETA’ PARTECIPATE IN PASSIVO E IN LIQUIDAZIONE: LIBRI IN TRIBUNALE E STOP AGLI STIPENDI. C’E’ ANCHE LA TERME DI SCIACCA SPA

L’orientamento dell’assessore all’Economia, Baccei, l’uomo mandato da palazzo Chigi per mettere a posto i conti della Regione siciliana, è quello di dire basta con le società partecipate che generano solo perdite di soldi. Portare i libri in Tribunale, sembra essere l’ordine. Specie per quelle società che producono passività da almeno tre anni. Le società partecipate della Regione in tali condizioni sono la Ciem, Lavoro Sicilia, Quarit, Cine Sicilia e le Terme di Sciacca e di Acireale.

Nelle ultime settimane, il Governo regionale ha più volte fatto riferimento a disfarsi di società che non sono strategiche. Tra queste, purtoppo, anche le Terme. Ma sulle terme di Sciacca e di Acireale c’è la questione del bando di manifestazione di interesse a gestire in affidamento le strutture termali. Bando che ancora non è stato pubblicato e che, come abbiano evidenziato noi del Corriere di Sciacca, contiene numerose anomalie.

La situazione delle Terme di Sciacca, riportate dalla nostra testata giornalistica qualche giorno fa, è drammatica: 8 milioni di debiti a fronte di una capitale sociale di 14,5 milioni di euro. Una percentuale ormai in zona rossa, codice civile alla mano.  La società per azioni è il liquidazione e praticamente produce passività sin dalla sua costituzione, cioè dal 2005. Tutti i bilanci a partire da questa data fino ad oggi sono chiusi con forti perdite.

Insomma, purtroppo, la Terme di Sciacca Spa rappresenta l’esempio eclatante, o più evidente, del profilo indicato dall’assessore Baccei, e cioè rientrano in pieno nella volontà di depositare i libri in Tribunale, sezione fallimentare.

E’ lo stesso liquidatore della società termale, Carlo Turriciano, a non fare più mistero della drammatica situazione finanziaria. Per pagare i debiti è necassario vendere parte di immobili. La certezza è dovuta al fatto che la Regione non può intervenire finanziariamente sulla Terme di Sciacca Spa, per l’evidente motivo che ingrange le norme comunitarie sulla libera concorrenza delle società per azioni.

Quanti sono incoscientemente fiduciosi su “operazioni di compensazioni” da parte della Regione, vivono nel Paese di Alice.

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