Regione: l’assessore ai rifiuti Roberto Di Mauro annuncia le dimissioni

“Questo è un assessorato che ha due dipartimenti – dice – affrontare tutto con 246 unità in meno e con soli 4 funzionari sui 50 previsti per svolgere i compiti di capi servizi è davvero complicato”

«Ho fatto tutto quel che potevo, mi sono impegnato al 100% come continuerò a fare fino alla fine e come ho sempre fatto in tutta la mia attività ma è giusto che qualcun altro occupi, adesso, un assessorato impegnativo che non lascia respiro anche nei week end. Questo avviene perché purtroppo il problema dell’acqua, del servizio pubblico o della diga non finisce mai. C’è un tempo per tutto». Cosi l’assessore regionale all’Energia e ai Rifiuti, Roberto Di Mauro a BlogSicilia, che alla domanda se questo significa che si dimetterà a breve risponde: «Assolutamente si».

«Questo è un assessorato che ha due dipartimenti, affrontare tutto con 246 unità in meno e con soli 4 funzionari sui 50 previsti per svolgere i compiti di capi servizi è davvero complicato – dice con amarezza Di Mauro – Qui occorre una sensibilizzazione della forza lavoro perché a fronte delle carenze, nessuno vuole venire a lavorare qui. Non so perché, ma molte persone rifiutano. È un assessorato che vive di precarietà rispetto alla risorse umane assegnate. I temi trattati sono delicati e serve grande attenzione ma non capisco tutta questa ostilità. Perfino i vincitori di concorso neoassunti rinunciano al posto di lavoro se assegnati qui. Diciamo che già è complesso perché i funzionari alla Regione vengono a guadagnare, mi dicono 1.540 euro nette appena assunti e per alcuni è motivo di rinuncia già questo ma quando, poi, si parla di assegnazione a questi Dipartimenti scappano». Di Mauro aggiunge: «Io ho trovato il deserto, questo ci tengo a dirlo. Abbiamo costruito una serie di attività e voglio ricordare anche le bonifiche. Abbiamo immaginato di censire tutti i siti, ho dato a tutti i Comuni indistintamente le somme per fare i progetti, ho erogato le somme per fare la caratterizzazione. Indistintamente a tutti perché occorre che anche su questo tema non si dica che la Sicilia è inattiva. Ci siamo dotati di un piano decennale quindi adesso c’è anche il piano delle bonifiche»

foto Repubblica