REFERENDUM, IL COMITATO PER IL NO SPIEGA LE RAGIONI

“Non si tratta di una riforma, ma di una “deforma”. A dirlo il dottore Carmelo Burgio, referente a Sciacca per il Comitato per dire NO al referendum costituzionale di ottobre. La presentazione dell’iniziativa alla stampa è avvenuta stamattina. Insieme a Carmelo Burgio, Gianfranco Vecchio e Daniela Mazza. Il compito del comitato per il NO è quello di diffondere ai cittadini attraverso riunioni e assemblee le ragioni di votare NO al referendum di ottobre.

“Non è vero- ha chiosato Burgio- che il Senato viene abolito. Esso rimane con l’aggravante che sarà indicazione del Governo nominare i membri che saranno scelti tra i sindaci”. In buona sostanza, “avremo dei non eletti che avranno compiti importanti sulla vita democratica del Paese”. “Di fatto-continua Burgio- la riforma del Governo Renzi ridimensiona la centralità del Parlamento quale istituzione rappresentativa della sovranitàpopolare”.

Per i sostenitori del NO al referendum confermativo di ottobre, “si realizza una inusitata concentrazione di poteri nella mani del Governo con un contestuale soffocamento delle autonomie regionali e locali”. Il Governo avrebbe poteri quali illimitati, aggiunge Burgio. Per questo è necessario che la gente comprenda quanto sia importante conoscere le ragioni del NO e a cosa potrebbe portare una vittoria del SI

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