RECUPERATO IL CADAVERE DI PIER PAOLO RUFFO. MORTO PER ASFISSIA. LA ZAVORRA SAREBBE STATA ECCESSIVA

Il ragazzo aveva 24 anni e si era tuffato in mare intorno alle 18.30 alla ricerca di ricci. Poche ore prima aveva lasciato un post su Facebook: “Oggi c’è un mare che spacca”. Quel mare che amava lo ha tradito

Tragedia oggi pomeriggio tra lo Stazzone e Lido. Un giovane di 24 anni, Pier Paolo Ruffo, è morto annegato durante una battuta di pesca di ricci in compagnia di tre coetanei. I tre ragazzi intorno alle 19.00 non hanno più visto l’amico che era con loro. Sul posto i militari del Circomare, vigili del Fuoco, carabinieri e polizia. Le operazioni di ricerca hanno impegnato anche i sub dei Vigili del fuoco e solo poco dopo la mezzanotte il corpo senza vita del ragazzo è stato recuperato, a pochi metri da dove si era tuffato.

Il luogo dove è accaduto il fatto è a pochi metri dalla barriera degli scogli. Il mare, in riva, è mosso con onde che si infrangono con forza. Il ragazzo si era tuffato per pescare alcuni ricci. Non aveva  attrezzatura particolare o professionale. Una zavorra che sarebbe risultata troppo pesante. In spiaggia Pier paolo era giunto con altri tre amici.

Il medico legale, che ha esguito l’ispezione cadaverica, ha stabilito che Pier paolo Ruffo è morto per asfissia. I pesi sarebbero risultati eccessivi, tanto da non permettergli la riemersione.

In un primo momento, ai Vigili del Fuoco di Sciacca sono state date indicazioni per la spiaggia della Tonnara. Comunicazione concitata tra i Vigili del Fuoco e il Circomare. Poi, ai Vigili del Fuoco è stata indicata la spiaggia tra Lido e lo Stazzone. Alle operazioni di recupero del corpo hanno preso parte anche quattro barche della flotta peschereccia saccense, i motopesca “Eva”, “Maria Carmela”, “San Pietro” e “Rita Madre”.

Sul posto si sono recati subito i genitori del ragazzo. Scene strazianti e di disperazione. Poi sono arrivati anche il sindaco Fabrizio Di Paola e l’assessore Ignazio Bivona, e via via diversi politici locali. Il padre di Pier Paolo, bancario, è consigliere comunale. La mamma lavora al Tribunale.

Fino a tarda sera la speranza era viva, poi il triste e naturale epilogo.

Pier Paolo Lavorava a Iesolo. Amava Sciacca e il mare. Su Facebook, poche ore prima della tragedia, aveva lasciato un post. Si riferiva al mare: “Oggi c’è un mare che spacca”, aveva scritto. La tentazione di tuffarsi nel suo mare è stata grande, nonostante le onde. Quel mare che oggi l’ha tradito.

 

 

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