RECINZIONE BANCHINA MARINAI D’ITALIA E MANCATA PRESENTAZIONE PROGETTO PARCHEGGIO, INTERROGAZIONE DEL CENTRODESTRA
I consiglieri comunali del centrodestra, Calogero Filippo Bono, Pasquale Bentivegna, Silvio Caracappa, Gaetano Cognata, Lorenzo Maglienti, Giuseppe Milioti e Salvatore Monte hanno presentato un’interrogazione all’Amministrazione comunale sulla questione relativa alla recinzione della banchina Marinai d’Italia e alla mancata presentazione alla Regione di un progetto per un parcheggi di interscambio.
In particolare, i consiglieri chiedono all’Amministrazione se “era a conoscenza della paventata ipotesi di chiusura della area Banchina Marinai di Italia da parte della Capitaneria di Porto”, se nel frattempo “ha interloquito con la Capitaneria per capire la questione e trovare una soluzione”, se ha mai pensato “di richiedere al demanio della Regione Sicilia l’area in questione attraverso l’utilizzo del canone ricognitorio che prevede come spesa circa 4.000 euro l’anno per le pubbliche amministrazioni”.
Inoltre, i consiglieri firmatari dell’interrogazione chiedono come mai “non sia pensato di utilizzare la somma messa a disposizione dalla Regione Sicilia per un parcheggio di interscambio proprio nella banchina Marinai di Italia visto che la acquisizione dalla Regione con finalità di parcheggio avrebbe fatto acquisire la destinazione urbanistica corretta stante che l’area non è comunale e quindi fuori dalle previsioni del PRG”.
I consiglieri comunali citano due fatti che ritengono “possano essere collegati tra di loro”. La vicenda della “mancata utilizzazione della somma di circa 180.000 euro messa a disposizione dalla Regione Sicilia per un parcheggio di interscambio e della anche goffa spiegazione che ne ha dato l’assessore Neri che dice che l’importo era minimale”, ma anche dalla notizia secondo la quale la capitaneria di Porto si accinge a chiudere la banchina marinai di Italia per farla diventare area di emergenza.
“La precedente Amministrazione comunale- scrivono i consiglieri- aveva intrapreso con gli Uffici Reginali (dr. Aldo Guadagnino, dirigente preposto) l’ipotesi di acquisizione dell’area in questione attraverso l’utilizzo del canone ricognitorio per le pubbliche amministrazioni”.