Realizzazione discarica nell’ex cava Spagnolo, il centro studi A. De Gasperi presenta le osservazioni

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SCIACCA. Le uniche osservazioni presentate per contrastare la realizzazione del riuso dell’ex cava Spagnolo per discarica di rifiuti speciali non pericolosi, almeno fino ad oggi, sono quelle presentate dal Centro Studi Alcide De Gasperi, presieduto dall’avvocato Stefano Scaduto. Osservazioni presentate con Pec all’ Assessorato Regionale Territorio ed Ambiente Della Regione Siciliana, Dipartimento Ambiente- Servizio 1 VAS-VIA, e al Comune di Sciacca, al dirigente del V Settore.
Come è noto, è in corso una procedura per la valutazione di impatto ambientale nell’ambito del provvedimento autorizzatorio unico regionale dell’art. 27 bis del decreto
legislativo n. 152/2006 e ss.mm. La società proponente è la Soambiente Srl.
Il Comune di Sciacca ha pubblicato l’avviso nell’albo pretorio lo scorso 10 giugno. Vi sono 30 giorni per presentare eventuali osservazioni, cosa che il Centro studi Alcide De Gasperi ha espletato.

Le osservazioni presentate sono ampiamente dettagliate e curate dall’ingegnere Mario Di Giovanna. In sintesi, riportiamo i punti più salienti delle osservazioni.

1) La zona su cui dovrebbe sorgere la discarica è sottoposta a vincolo idrogeologico, e rientra in un programma di tutela delle risorse idriche. Riteniamo inammissibile che si possa realizzare una discarica laddove insiste un tale vincolo, data l’esistenza di falde acquifere sotterranee e a distanza ravvicinata dai pozzi del fiume Carboy.

2) L’area su cui dovrebbe sorgere la discarica si trova nel territorio di Sciacca, che è un Comune che presenta un elevato rischio di sismicità, in quanto rientrante in zona
sismica 2, zona che secondo la classificazione del rischio sismico, presenta la possibilità che nel territorio possano verificarsi terremoti abbastanza forti con la conseguenza che il verificarsi anche di lievi movimenti tellurici favorirebbe l’infiltrazione del percolato dei rifiuti della discarica nella sottostante falda acquifera.

3) La zona in questione dal punto di vista urbanistico è zona destinata a verde agricolo, sicché il progetto di discarica non è conforme all’attuale destinazione urbanistica della zona. Per l’approvazione del progetto di discarica occorrerebbe una variazione della destinazione urbanistica della zona a cui siamo fermamente contrari, tenuto conto che, seppure la zona in questione non sia attualmente coltivata, essa sorge in prossimità di terreni agricoli, e per di più dei terreni agricoli di un’importante azienda
vitivinicola di rilievo internazionale, qual’ è l’Azienda Planeta, che è motivo di vanto per l’intero territorio.

4) Motivo politico a tutela del territorio di Sciacca e della sua vocazione turistica. Non possiamo accettare che Sciacca diventi territorio di discariche e di altri impianti di smaltimento e trattamento rifiuti. Nel territorio del Comune di Sciacca sorgono già diversi siti ed impianti destinati allo smaltimento ed al trattamento dei rifiuti.
Infatti, in Sciacca è localizzata la discarica di rifiuti indifferenziati di contrada Saraceno Salinella, nella quale vengono depositati i rifiuti indifferenziati di tutti i comuni che fanno parte dell’Ato rifiuti Ovest della ex provincia di Agrigento. Inoltre, nel territorio di Sciacca sorgono due impianti di trattamento dei rifiuti, rispettivamente della
frazione umida e della frazione secca dei rifiuti, di cui il primo di proprietà pubblica, ed il secondo di proprietà privata, entrambi nella locale contrada Santa Maria. Infine, sempre nel territorio di Sciacca, sta andando avanti la procedura per la realizzazione di un biodigestore, in contrada Scunchipani da parte della società Moncada Energy.
Stante l’esistenza sul territorio di Sciacca di tutti i predetti siti destinati allo smaltimento ed al trattamento dei rifiuti, a beneficio peraltro di altri Comuni della provincia di Agrigento, riteniamo che la Regione Siciliana non possa permettersi di consentire nel territorio della città di Sciacca, la realizzazione di un’altra discarica. Sciacca è una città a vocazione turistica e deve realizzare tale sua
vocazione.