Razza è finito, la pandemia no. Le difficoltà politiche di Musumeci

SICILIA. Le indagini fanno il loro corso e la magistratura stabilirà le responsabilità. Ma politicamente la giornata di ieri segna la caduta della stella di Ruggero Razza, assessore alla Salute e astro nascente nonché uomo di punta del presidente della Regione Nello Musumeci.

Razza non è più assessore e la sua ascesa politica si è conclusa mentre i siciliani devono fare i conti con i contagi che si innalzano e le strutture sanitarie covid che devono ancora essere aperte, come il caso del Fratelli Parlapiano di Ribera.

Sono bastate appena 9 ore per far crollare il mito della sanità di Musumeci. Si è chiusa la parabola di Razza e si è aperta una fase di incertezza che investe il
futuro politico di Musumeci. Di buon mattino il Presidente è stato travolto dallo tsunami delle prime notizie che facevano emergere l’inchiesta della Procura di Trapani e gli arresti.
C’è stato un immediato incontro de visu tra Musumeci e Razza. L’assessore ha tentato di convincere Musumeci della sua lealtà e della correttezza nella gestione della pandemia. Ma Musumeci gli ha detto di rassegnare le dimissioni. Finisce qui il brillare della stessa di Razza che capisce che la sua stagione ha termine.

“L’epidemia è sempre stata monitorata con cura, come evidenzia ogni elemento oggettivo, a partire dalla occupazione ospedaliera e dalla tempestività di decisioni che qui sono sempre state anticipatorie. Non avevamo bisogno di nascondere contagiati perché proprio noi abbiamo spesso anticipato le decisioni di Roma con provvedimenti più severi”, dice Razza.
Musumeci adesso deve individuare chi sostituisce Razza, co-fondatore e ideologo di Diventerà Bellissima. Al posto di Razza potrebbe andare un altro fedelissimo di Musumeci, il capogruppo Alessandro Aricò, Giusy Savarino o Gino Ioppolo, cheperò dovrebbe dimettersi da sindaco di Caltagirone. Oppure un tecnico, magari scelto fra i medici che hanno collaborato nella gestione dell’emergenza.

E pensare che Musumeci appena 11 mesi fa aveva dovuto fronteggiare l’inchiesta che ha portato agli arresti di Antonio Candela, il commissario Covid nominato su indicazione di Razza, e il manager della Asp di Trapani Fabio Damiani.

A traballare c’è anche la strategia politica a breve che Nello Musumeci ideato con Razza. Idea politica che portava a una ricandidatura, forte di una maggioranza allargata almeno ai 5 ex grillini e a pezzi di Italia Viva che proprio Razza aveva portato a corte.
Attorno a Musumeci adesso la temperatura si è abbassata. A parte i deputati di Diventerà Bellissima, solo l’Udc, con Eleonora Lo Curto, e l’Mpa con Totò Lentini hanno difeso l’operato del governo.

Mentre Forza Italia auspica “Razza dimostri estraneità ai fatti”. Lega e Fratelli d’Italia da settimane segnano la distanza politica da Musumeci. E ora la ricerca di un candidato alternativo avrà una accelerazione.

Filippo Cardinale