RAPINA ALLA BANCA NUOVA, MANO DI PROFESSIONISTI
Ci sono una serie di circostanze che hanno agevolato i malviventi: l’impossibilità di usare i cellulari all’interno della banca, l’allarme scattato a rapina compiuta
Le indagini svolte dai carabinieri della Compagnia di Sciacca, guidati dal comandante Salvatore Marchese, proseguono a tutto campo. Sono al vaglio le riprese incamerate dal sistema di videosorveglianza e le tracce lasciate dai malviventi.
Non è stato un colpo fulmineo. Questo particolare la dice lunga sui due autori che, certamente, avranno avuto il supporto almeno di un altro complice che li attendeva all’esterno per la fuga. I rapinatori, dall’accento palermitano, sono stati all’interno della Banca Nuova per oltre un’ora. Hanno agito con determinazione senza lasciarsi prendere, almeno pare, dall’ansia dell’arrivo dei vigilantes e delle forze dell’ordine. L’allarme, infatti, è stato lanciato a rapina compiuta. In verità, all’interno della banca è difficile prendere il segnale della rete mobile dei cellulari che, molto probabilmente, saranno stati “requisiti” dai malviventi.
Sono particolari che, certamente, disegnano un profilo di malviventi della prima ora. I carabinieri sono giunti sul posto immediatamente dopo l’allarme, come sul posto è giunto il vigilante della Ksm.
I malviventi hanno avuto il tempo necessario poer attendere, all’interno, le aperture automatiche delle casse, come quella del bancomat. Mentre hanno averebbero anche una sorta di “accoglienza” per in clienti che man mano entravano in banca.
Intanto, sui malviventi pende anche il reato di sequestro di persone. Personale della banca e clienti sono stati chiusi in una stanza. Il bottino ammonta a 27 mila euro.