RANDAGISMO, I GRILLINI CRITICI CON L’AMMINISTRAZIONE
Tra le ormai tante emergenze della città c’è anche quella del randagismo. Un fenomeno che ormai è entrato nella sfera della sicurezza pubblica con cittadini aggrediti da branchi di cani che continuano a riprodursi e a muoversi indisturbati in tutto il territorio.
Non c’è zona della città, dalle Muciare a San Calogero, dalla Perriera a Isabella, dal Ferraro in centro storico, in cui non sono presenti colonie di randagi che in pochi mesi sono cresciute grazie alle recenti cucciolate.
I grillini constatano che il comune continua a destinare somme che si avvicinano a 300 mila euro all’anno “pubblicando, come già avviene da diversi anni, il solito bando di gara per custodire e mantenere i 230 cani già ricoverati (17 in più rispetto all’anno precedente), senza investire nulla invece per prevenire il fenomeno del proliferare dei cani che rimangono sul territorio”.
I grillini rimarcano come si tratti dello “stesso bando al quale vengono invitate e partecipano tutti gli anni le medesime ditte. Le stesse che poi se lo aggiudicano, le quali possono permettersi di applicare percentuali di ribasso irrisorie e dell’ordine dello 0,7%”.
Il M5S è critico sulla scelta dell’Amministrazione anche sulla recente, cioè quella di “investire ulteriori 100.000 euro per creare un canile di proprietà comunale da affidare poi a privati”. I grilllini ritengono “che i canili, soprattutto quelli tradizionali, vengano di fatto utilizzati per la raccolta e custodia dei cani abbandonati, quale conseguenza delle nascite indesiderate e diventino dei contenitori elastici sempre pronti ad espandersi al solo fine di “ammassare” i cani in grandi quantità”.
Per i grillini bisogna “prevedere il coinvolgimento di serie e accreditate associazioni animaliste e dei loro volontari in primis. C’è bastato contattarne alcune per comprendere che, stipulando delle opportune convenzioni è possibile ottenere risparmi annui consistenti con in più la possibilità di realizzare rifugi di ultima generazione che potrebbero essere ceduti gratuitamente a fine convenzione al comune”.
Il M5S chiede, inoltre, che vengano rese pubbliche e liberamente consultabili via web, le schede anagrafiche (complete di foto, razza, colore, sesso ed età) degli animali già custoditi nei canili oggetto dell’appalto. “Questi dati, sono infatti in possesso dell’Ufficio Randagismo del nostro Comune e renderli pubblici sarebbe un forte segnale di trasparenza amministrativa oltre che agevolerebbe le adozioni da parte di quei cittadini che amano questi animali”.
Infine, i pentastellati chiedono all’Amministrazione, nell’ambito della discussione sul piano di alienazione e valorizzazione dei beni comunali, di individuare l’area destinata all’ Oasi Dog, ossia a quell’area (attrezzata con panchine, giochi per gli animali, cestini e distributori di sacchetti per le deiezioni) dedicata agli amici a quattro zampe e ai loro padroni e prevista nel piano ARO”.