RANDAGISMO: COMITATO PERRIERA SOSTIENE PROPOSTA REALIZZAZIONE RIFUGIO PER RANDAGI

Il Comitato di Quartiere della Perriera “Ritacco” ritorna sul problema del randagismo, soprattutto dopo le allarmanti vicende dell’avvelenamento di alcuni cani e del ritrovamento di esche. Con rammarico, il Comitato rileva che, dopo il forte sgomento suscitato dai fatti citati e dal ritrovamento degli animali avvelenati, l’opinione pubblica e le autorità competenti sono tornate in una fase di silenzio, che desta altrettanto sgomento.

“Vorremmo sottolineare che piazzare esche avvelenate in prossimità di luoghi urbani molto frequentati da persone con bambini – si legge in una nota – pensare di fare “pulizia sommaria” di animali con metodi così barbari e incivili, oltre che vietato dalla legge, sono azioni che si propongono come veri problemi di ordine pubblico e di emergenza sociale, che obliano la civiltà e la sicurezza della fruibilità della nostra città; fatti pericolosi su cui dovrebbero indagare le forze dell’ordine, su cui non si dovrebbe affatto sedare l’attenzione e si dovrebbero, infine, trovare metodi efficaci e convincenti di risoluzione del problema e di riordino della sicurezza della cittadinanza”. Indignati per l’evolversi di tutti questi fenomeni inquietanti, il comitato vuole ribadire la proposta di collaborazione con chi si sta occupando del problema.

Si propone di affrontare campagne di sensibilizzazione e di educazione in ambiti come le scuole, la chiesa di quartiere. Il comitato appoggia proposte concrete come la creazione di un rifugio per i randagi a Sciacca, già proposta da un’associazione locale, l’Anta.

“Su quest’ultima ipotesi – scrive il comitato – ci si chiede a che punto è l’iter realizzativo e quali passi burocratici ancora mancano, per raggiungere tale compimento e dare segni di vera civiltà alla gente, che guarda basita la deriva di becera barbarie che alcuni concittadini sembrano avere abbracciato con superficialità”.

Archivio Notizie Corriere di Sciacca