Cani randagi quietamente accucciati davanti alla fermata dei pullman in via Agatocle. Anche loro sono pendolari, in attesa del mezzo che li porti altrove? O aspettano nuovi amici che arrivano dai paesi limitrofi?

Del resto, nei giorni scorsi, si è paventata anche tale ipotesi, e cioè che l’evidente ed eccessivo aumento dei randagi sia causa anche di abbandoni da parte di gente che proviene dai paesi limitrofi.

Il fenomeno del randagismo c’è ovunque, c’è a Ribera, nei paesi limitrofi. E’ un dato di fatto, un’emergenza che va affrontata. Ma va fatta con le soluzioni idonee. Manca un canile comunale, ci sono proposte da parte di associazioni. Basta solo passare dalle parole ai fatti. Del resto, mantenere i randagi costa annualmente al Comune, e quindi ai contribuenti saccensi, quasi quanto la festa del carnevale.

M c’è da verificare la perplessità avanzate dall’amministrazione comunale al prefetto circa un aumento che appare sproporzionato e che potrebbe avere causa da una migrazione “scientifica” di cani che arrivano dai paesi vicini.

Filippo Cardinale


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