Questura di Agrigento, il bilancio di un anno di attività

AGRIGENTO. La Questura di Agrigento stila il bilancio delle attività. In linea generale, il trend dei delitti nella nostra provincia scende. Nel 2020 sono stati commessi 9.512 reati contro gli 11.413 del 2019. Dunque, 1.901 in meno. Gli omicidi sono stati 2 (-1 rispetto al 2019), furti 2.133 (-1.036), rapine 51 (-28), 109 i danneggiamenti/incendi (stessa cifra del2019), le lesioni personali sono state 439 (-64), mentre sono aumentate le truffe e le frodi 1.254 (+39). Diminuiscono le violenze sessuali, 23 contro le 27 del 2019. Una cifra che rimane sempre consistente.

La media di delittuosità in provincia di Agrigento è di 2,93 per 100.000 abitanti, in meno rispetto a quella nazionale e regionale che è del 3,77%.

Per quanto riguarda il fenomeno migratorio, sono stati effettuati 303 servizi, 340 ordinanze, 20.972 migranti trasferiti, 3.112 unità del personale di Polizia impiegato nei vari servizi.

PRINCIPALI OPERAZIONI DI POLIZIA GIUDIZIARIA
Nel mese di dicembre 2019 scattava un’Operazione contro l’usura in Canicattì: intervenendo in un’indagine già avviata dalla Compagnia Carabinieri di Canicattì, si riuscivano a raccogliere elementi indiziari tali da procedere al fermo di P.G. di due fratelli di Canicattì, con il sequestro di somme e titoli per un importo complessivo di 420.000 euro.
Nel mese di febbraio 2020 è stata effettuata l’Operazione “Bed & Babies”: peculiare e complessa attività d’indagine avente ad oggetto il reato di del favoreggiamento della prostituzione, conclusasi con l’arresto di 3 componenti una famiglia agrigentina che concedevano in locazione immobili di loro proprietà nella consapevolezza dell’attività di meretrico ivi svolta.
Nel mese di giugno 2020 è stata effettuata Operazione “Casuzza”: importante attività di Polizia Giudiziaria inerente il traffico di stupefacenti, conclusasi con l’esecuzione di misure cautelari personali nei confronti di 15 soggetti, tutti gravitanti nel territorio di Favara (AG) ritenuti a vario titolo responsabili dei reati di cui agli artt. 81, 110 c.p., 73 commi i e 4, D.P.R. nr. 309190.
Nel mese di luglio 2020 è stata effettuata l’Operazione “Torturatori Bangadlesh”: rilevante attività di Polizia Giudiziaria, inerente il contrasto dell’immigrazione clandestina, in particolare nei confronti di organizzazioni criminali transnazionali dedite al traffico di esseri umani, culminata con il fermo di iniziativa di indiziato di delitto a carico di due soggetti extracomunitari ritenuti responsabili dei reati di associazione per delinquere finalizzata alla gestione, in Africa, di un illegale centro di prigionia, tratta di persone, sequestro di persona a scopo di estorsione e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Nel mese di luglio 2020 è stata espletata complessa ed articolata attività di Polizia Giudiziaria che ha permesso di fare luce sull’omicidio di Azzarello Salvatore avvenuto il 22 agosto 2017 e, di fatto, acclarando le responsabilità anche in relazione all’omicidio di RALLO Enrico, avvenuto il 9 Novembre 2015.
Inoltre, nel mese di settembre 2020, è stata portata a compimento una delicatissima attività d’indagine inerente un efferato atto omicidiario, con la risoluzione del “Cold case” dell’omicidio di Mangione Pasquale, avvenuto a Raffadali nel Dicembre del 2011.
Degna di particolare menzione risulta essere la complessa ed articolata operazione, posta in essere nel mese di settembre 2020, inerente il contrasto della criminalità organizzata mafiosa, denominata “Operazione Mosaico”, relativa ad un’attività investigativa durata ben 4 anni, svoltasi anche nell’ambito del Dossier Juju del Tribunal de Première Instance di Liegi, in ordine ad una faida interna scoppiata in seno ad un gruppo criminale, in relazione alla quale si dava esecuzione a 4 ordinanze di custodia cautelare in Italia e all’esecuzione di tre MAE in Belgio. Le indagini hanno riguardato una sequela di cinque omicidi consumati e cinque tentati, avvenuti a partire dal gennaio 2015.

Di particolare rilevanza, anche se i dati si riferiscono fino al 30 novembre scorso, si citano nr. 3 operazioni avvenute nel mese di dicembre corrente.  In Canicattì, si procedeva all’arresto di due soggetti resisi autori di duplice rapina aggravata, danneggiamento aggravato, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali. I predetti prima rapinavano un impianto di distribuzione carburanti e successivamente, durante la fuga, opponevano resistenza alla volante che li aveva intercettati, sottraendo, altresì, un autovettura ad un anziano conducente, al fine di utilizzarla per evitare l’arresto.
In Siculiana (AG), presso la struttura di accoglienza per migranti “Villa Sikania” ,si procedeva al fermo di P.G. di due minori stranieri, resisi responsabili, in concorso tra loro e con altri sette minori dei reati di rapina, estorsione, sequestro di persona a scopo di rapina ed estorsione, percosse, violenza privata ed atti persecutori, aggravati dal vincolo della continuazione, commessi in danno di altri minori ospitati nella medesima struttura di accoglienza.

Inoltre sono stati denunciati 38 soggetti che avevano organizzato una corsa clandestina di cavalli in territorio di Naro.

IL RESOCONTO INTEGRALE DELLA QUESTURA QUESTURA DI AGRIGENTO – DATI STATISTICI 2020