L’ultima operazione antidroga dimostra quanto sia cospicuo e attivo lo spaccio e il consumo di droga sul territorio. Ribera, Sciacca, Menfi, un triangolo che desta preoccupazione

Meno male che la polizia giudiziaria della Procura c’è. Meno male che, seppure di fronte ad un numero sempre decrescente di personale, carabinieri, polizia e guardia di finanza dispongono di ottimi investigatori. Mata Hari, Bacchanalia, Borotalco, San Michele, Big Family, sono le ultime operazioni antidroga e rapprsentano l’icebreg di una realtà drammatica che vive il nostro territorio.

Del resto, sia il sostituto procuratore Salvatore Vella, che il procuratore capo, Vincenzo Pantaleo, lo hanno sempre ribadito: sul territorio vi è un forte consuno di sostanze stupefacenti e una rete di spacciatori che si allarga sempre più.

E’ un fenomeno che passa, però, inosservato. Almeno apparentemente. Non si riesce a comprendere, nell’arco delle mura domestiche, che il fenomeno è di dimensioni allarmanti e che colpisce anche e in modo preoccupante la fscia dei giovani e giovanissimi. Fascia di età compressa tra droga e alcol. Neanche gli allarmi del responsabile del Sert. Michele Ferdico, pare riescano a scuotere una comunità diventata apatica.

Si immagina che il fenomeno colpisca solo altri, ma non ci si rende conto che il fenomeno lambisce e entra dentro svariate e sviariate mura domestiche.

Forse dalle operazioni portate a termine dai magistrati inquirenti e dalle forze dell’ordine ci si attende il “nome grosso”, i “pezzi da novanta”. Sono finiti nelle retate nomi che sembrano di poco conto. Ma sono questi che incrementano il giro dello spaccio.

E la tela diventa più pericolosa quando si apprende, dalle indagini, i collegamenti con la varie città, anche del Nord. Stavolta il triangolo è Ribera-Palermo-Napoli. Collegamenti con pregiudicati che vantano anche un pedigree non indifferente con la delinquenza napoletana.

Non vi è nulla da sottovalutare in questo territorio. C’è solo da constatare come le indagini, fortunatamente, si susseguono e colpiscono. Ma c’è il rischio che pende sulla nostra testa: lo smantellamento della polizia giudiziaria presso la Procura.

Con l’accorpamento della Procura di Sciacca ad Agrigento, la polizia giudiziaria sarà trasferita. Tutto diventa drammaticamente più difficile.

 

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