QUEI BIGLIETTINI TRA GIAMMARINARO E ROMANO
Dopo il sequestro di beni per 35 milioni di euro, gli investigatori parlano anche di “bigliettini” scambiati tra Romano e Giammarinaro
Le indagini su Pino Giammarinaro, (cui sono stati sequestrati beni per 35 milioni di euro) sponsor , tra l’altro, di Vittorio Sgarbi a Salemi, avrebbero evidenziato l’influenza dell’ex deputato regionale. “Indagini -dicono gli inquirenti – correlata al legame politico e patrimoniale intrattenuto con l’allora presidente della Regione Salvatore Cuffaro e con l’ex dirigente Udc Saverio Romano“, oggi ministro delle Politiche agricole, e con dirigenti regionali presso la Asl 9 di Trapani. “In varie occasioni sono stati documentati, anche con l’ausilio di filmati – dicono gli investigatori – incontri tra Giammarinaro e Saverio Romano, con il quale scambiava bigliettini, ed altri soggetti politici”. Una condotta, “attuata nonostante i vincoli formali della misura di prevenzione cui era sottoposto, riscontrata, da intercettazioni nei confronti di personale medico o sanitario, esponenti politici di livello provinciale e regionale, e dalla esperienza politica ed amministrativa di vari soggetti politici del trapanese, sindaci, deputati regionali e nazionali, che hanno avuto occasione di verificare personalmente l’influenza di Giammarinaro sul sistema clientelare di stipula delle convenzioni”.
La valutazione degli investigatori è netta: ”Si tratta di elementi, straordinariamente conducenti ai fini del giudizio di pericolosità, che consentono di ottenere precisi elementi di valutazione in ordine alla capacità di influenza politica e nella gestione della sanità pubblica di Giammarinaro”. Ci sarebbero pure le conversazioni di Girolamo Turano, già deputato regionale Udc e attuale presidente della Provincia di Trapani, “in cui questi lamentava la capacità del Giammarinaro di poter pilotare, anche mediante la complicità di dirigenti compiacenti, le sorti di nomine, incarichi ed i concorsi indetti dalla Asl di Trapani, conformemente ai propri interessi, favorendo per tale delicato incarico soggetti a lui vicini”.
La replica di Saverio Romano “Ho sempre incontrato Pino Giammarinaro – che conosco da oltre venti anni come tutti i politici siciliani – sempre alla luce del sole. Se qualche volta egli mi ha dato un appunto o mi ha chiesto un chiarimento non penso che debba essere – cosi come alcuni organi di stampa stanno facendo – declinato nel termine pseudo mafioso di “pizzino”. Lo dice il ministro dell’Agricoltura Saverio Romano, coordinatore nazionale del Pid. “Ho ritenuto e ritengo ancora oggi Giammarinaro una persona perbene – aggiunge – che in passato ha pure ingiustamente pagato con una carcerazione ed un processo risoltosi con l’assoluzione su richiesta del pubblico ministero. Mi faròcomunque promotore di un disegno di legge che proibisca lo scambio di appunti cartacei tra politici”.