Quando Matteo Messina Denaro non escludeva di collaborare con i pm
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Non sono interessato, poi nella vita mai dire mai intendiamoci. Io non sono stato mai un assolutista nel senso che non è che perché dico una cosa sarà sempre quella, io nella mia vita ho cambiato tante volte idea, però con delle basi solide».
E’ il 7 luglio del 2023 e Matteo Messina Denaro, consapevole di essere alla fine della vita – morirà due mesi dopo – apre uno spiraglio e risponde così al procuratore aggiunto di Palermo Paolo Guido che lo invita a contribuire «a ricostruire dei pezzetti di verità». Il verbale è stato depositato oggi all’udienza preliminare a carico dell’amante storica del boss, Laura Bonafede.