PUMILIA CRITRICA LA SCELTA DI PACE: “SI RISCHIA DI RIPRISTINARIE LE CINTE DAZIARIE”

Sull’appello del sindaco di Ribera, che ha invitato i riberesi a comprare a Ribera e non fuori il perimetro urbano, dopo il vice sindaco Carmelo Brunetto, interviene anche il sindaco di Caltabellotta, Calogero Pumilia.

“Le buone intenzioni del sindaco di Ribera- dice il sindaco Pumilia-  sono indiscusse e la sua preoccupazione per la crisi della città che amministra apprezzabili. La ricetta è del tutto inadeguata oltreché impraticabile. Se ogni sindaco potesse riuscire a ripristinare le cinte daziarie, torneremmo all’economia curtense del medio evo. Se è possibile paragonare le cose piccole con quelle grandi, vorrei ricordare che fino a poco tempo addietro, Tremonti predicava l’esigenza di chiudere i nostri mercati alle merci della Cina per scoprire successivamente l’esigenza di dover chiedere a quel paese di acquistare i nostri titoli di Stato. L’economia moderna, con tutti i suoi aspetti contraddittori, è fondata sulla libera circolazione delle merci e non consente operazioni di chiusura, né prevede che una nazione, figurarsi un paese, possa salvarsi con i recinti e con la separazione da un contesto più vasto. La crisi esiste, è gravissima, dipende, come è noto, dall’andamento dell’economia mondiale, dalle scelte sbagliate dei nostri governi che, tra l’altro, hanno accentuato le differenze tra il Sud e il Nord e, la strada passa attraverso una integrazione maggiore della nostra economia con quella del resto d’Italia e del mondo. E, per quanto ci riguarda come sindaci, per il piccolissimo contributo che possiamo dare, è quella da percorrere. La sfida davanti alla quale ci troviamo è l’individuazione di strumenti comuni e di integrazioni che facilitino la crescita delle nostre comunità”.

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